Albero dalle gentili fronde,
rigoglioso e verde
con foglie lussureggianti,
accoglienti, tu sei madre.
In te rifugio, ristoro,
in te sogni e speranze
di una vita piena,
d’amore, d’avventure
in terre sconosciute.
Meraviglie e turbamenti,
in te e con te
viaggiavo ai tuoi racconti,
ai nostri progetti.
Ora che il vissuto trascorre
veloce, ancora vorrei
nascondermi in te,
in te che non puoi più
darmi riparo, né gioie.
OH! Albero gentile.
Malinconica poesia che volge al passato ma, non solo, si apre all’oggi cercando in quell’albero rigoglioso e gentile una timida richiesta che forse è più ricordo del tempo trascorso veloce.
L’albero è sempre lì, cara Ema, e tu, nonostante la corsa del tempo, sei con lui ancora ad ammirarlo, non è poco, credimi.
Un abbraccio.
Sandra
Quando penso a mia madre, anche se scomparsa da molto tempo, la vedo come un grande albero in una radura assolata, mi protegge dalla calura e tra i suoi rami c’è tanta vita, uccellini e tutto quello che nel mondo animale può proteggersi fra i suoi rami.
Leggendo la tua poesia ho ricordato con amore e nostalgia tutto questo, grazie
Marta
Comprendo la tua tristezza, perché ci sono punti di riferimento e addii che scandiscono la nostra vita.
Una poesia molto bella che colpisce dritto al cuore della nostra umanità e dei nostri affetti
Bella la metafora dell’albero a indicare chi ci ha dato la vita e per noi è stato sostentamento e riparo. Velata malinconia e dolci ricordi che ci accompagnano sempre. Ma sono sempre vicino a noi quei sorrisi e quegli occhi chiari di bene.
Un abbraccio, Ema, e a presto.
Ciao, Lucia
X SANDRA Grazie delle tue parole che con la tua sensibilità mi danno la misura della tua condivisione. Ed ancora
X MARTA Che mi ha fatto parte del suo immaginario, sull’argomento MADRE
X ANNA Mia gentile lettrice e fans
Saluti affettuosi EMA
Dà il senso di un passato che è ormai trascorso, che ricorda la protezione della mamma o comunque di un genitore che adesso non è più con noi; un po’ triste ma bella!!!!!
Cari saluti, Carlo
Bella e malinconica mi ricorda la mia infanzia (in collegio dalla tenera età di 18 mesi) quando nell’ora di ricreazione mi nascondevo dietro un grosso albero del giardino per sfuggire ai dispetti delle bambine più grandi e giocavo con la bambolina di pezza fattami da una (l’unica) suora buona del convento.
Complimenti sempre belle e profonde le tue poesie!! Un abbraccio
Saluto e ringrazio: LUCIA BONANNI, che ha apprezzato e condiviso con me la metafora dell'”ALBERO” riferito alla figura materna.
Grazie anche a te CARLO, sempre così gentile e sensibile, a leggermi e commentare.
Grazie ancora a MARIELLA che ci ha fatto partecipe della sua infanzia, dell’ALBERO che la proteggeva da piccola, riferimento e simbolo di amore.
Con affetto a voi tutti EMA
Bella! La malinconia la fa da padrone in questo scritto ma altrimenti non potrebbe essere.
Brava anche in questo tema, frangente in cui è facile essere banali o ripetitivi.
Brava davvero!!! Un caro saluto da Nicolas Antares.
Grazie a te, Ema,
un caro saluto e a presto.
Ciao, Lucia
Molto interessante rappresentare la mamma come un albero grande e gentile che ci protegge e ci dona gioie.
Una leggera tristezza e malinconia nel ricordarla, ma con tanto affetto e amore.
Delicato e quasi struggente il passaggio tra l’albero lussureggiante e la madre, come una fusione. Ora che troppo tempo è passato, nel ricordo forse possiamo ancora trovare riparo. Un saluto affettuoso e a presto
Nella
Saluto e ringrazio: NICOLAS ANTARES per il suo gentile commento, tra i più temuti e stimati!!!
Saluto e ringrazio: MIRIA e NELLA per i loro favirevoli apprezzamenti.
Saluto ancora tutti con affetto a rileggersi
EMA
Una poesia nostalgica, la madre, l’albero, la vita.
Bellissima piena di sentimento brava.
Un saluto Giuliana Marinetti