Un giorno percorrevo una strada
piena di curve e senza uscite laterali
Era una strada di campagna
in piena estate
ed io camminavo
senza tener conto del tempo
senza pensare
ammirando gli alberi, le foglie
e i fiori cosparsi di vari colori
respiravo l’aria leggera

Incontrai un uomo
non lo riconobbi
disse di essere il Mio Passato

Allora proseguii
era un pazzo
non meritava la mia attenzione

Lo ritrovai più avanti
mi disse di guardarlo in faccia
indossava il mio stesso vestito
ma non sapevo chi fosse
e cercai di evitarlo
ma non ci riuscii

Decisi allora di tornare indietro
Ma da dove ero venuto?

Sul mio percorso solo alberi bruciati
e abbattuti dal vento,
aria pesante e nuvole oscure
ed io iniziai a correre,
e a correre
senza neanche respirare
su un manto di foglie secche
dal quale spuntavano solo
centinaia di fiori, neri!

 

3 pensiero su “Il mio passato”
  1. Ciao sono Giusy da Zurigo, ho appena letto la tua poesia… molto bella!

  2. Bene, sono venuta a leggerti e scrivi molto bene. Tu non balbetti affatto e questo non è un ramoscello d’ulivo. gloria

  3. Ha ragione Gloria.
    Tu non balbetti per nulla.
    Perchè non pubblichi altro?
    Mi piace quest’idea circolare del tempo passato che raggiunge e addirittura supera il presente e condiziona il futuro dell’uomo che sarà.
    (avrei piazzato qualche virgola)
    con affetto
    anna

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