Ci sono delle persone vive,
che sono già morte;
Ci sono delle persone morte,
che sono ancora vive.
Ci sono delle persone
che siedono sulle teste degli altri e gridano: “Ah, quanto sono potente!”
Ci sono delle persone
che s’inchinano dinanzi agli altri per servirli.
Ci sono delle persone
che incidono il proprio nome sulla pietra,
pensando: “Sarò ricordato per l’eternità”;
ci sono delle persone
che hanno voluto diventare erba dei campi,
aspettando il fuoco della terra.
Ci sono delle persone
che se vivono gli altri non possono farlo;
ci sono persone
che vivono per far vivere meglio gli altri.
Coloro che sedevano sulle teste degli altri,
gli altri li scaraventeranno a terra;
coloro che servivano gli altri,
gli altri lo ricorderanno per sempre!
Coloro che hanno inciso il proprio nome nella pietra,
il vento e la pioggia farà marcire il nome prima;
coloro che hanno voluto diventare erba,
il vento primaverile ovunque soffi ci saranno verdi campi.
Coloro che vivono e gli altri non potranno,
la sua fine si potrà vedere;
Coloro che vivono per far vivere meglio gli altri,
gli altri li trasporteranno in alto, molto in alto.
“Uno, nessuno e centomila” direbbe qualcuno. Il mondo degli umani è di una varietà indescrivibile, una realtà dove le persone spesso sono soltanto personaggi.
Ciao, Rika, un saluto.
Lucia