La gioia, il turbamento,
l’amore, il timore
Tu che arrivi e poi te ne vai
Ed io così, inerme
e disarmato come non mai
Tutto confuso
in pochi attimi di serenità
Perché il tempo nella gioia
sa volare più del vento
Ed io cerco un tempo fatto per noi,
solo per noi
Dove vincere questo mondo
senza essere degli eroi
E chiudere dietro ai nostri passi
la porta di ciò che è dolore
Sono d’accordo con te: nell’amore ci vorrebbe un tempo proprio fatto di gioia e serenità piuttosto che un (tempo) fatto solo di pana e angoscia (cioè ciò che tu chiami impropriamente “dolore”) un grazie a te per avermi dato questa poesia.
“Chiudere dietro i nostri passi la porta di ciò che è dolore”. Già questi versi a chiusura del componimento potrebbero essere una poesia a sé, un frammento lirico denso di emozioni e verità appena accennate, annuncianti desideri di orizzonti sereni proprio perchè il tempo gioioso vola via più del vento.
“Capita a volte di sentirsi felici. Non fatevi prendere dal panico. É solo un momento e passa”.
Avrebbe detto G. Bufalino.
Grazie per questa lirica dai toni delicati.
Lucia