Immota appariva una luce

tra albe di desertiche dune,

così la sua essenza sì grave

dal tempo strappata.

 

Nell’aria fiabesche armonie

dal vago sapore orientale

e quell’impalpabile sabbia

dal vento lambita.

 

Smarriva in ignoti orizzonti

il pensiero tra nudi miraggi,

sognava il sogno dei sogni,

illusione d’onirici canti.

 

Andava tra visioni d’incanto

errando per solinghi paesaggi,

naufragando in solidi mari

di splendido nulla.

 

Sperduto tra fluide sostanze,

sondava il mistero del mondo,

di rosse striature attendendo

poesia di tramonti lontani.

6 pensiero su “Deserto”
  1. Il ritmo musicale accompagna e supporta il sogno descritto con sapiente maestria.
    Mi piace!

  2. Grazie Sandra e Anna per la vostra gentile attenzione.
    A rileggersi.

  3. Di solito la parola deserto è sinonimo di solitudine, silenzio, abbandono, distanza. In questa lirica, però, quel nulla di “impalpabile sabbia” trascende il reale senso evocativo e si veste di suoni e colori sognanti mentre in poesia si trasforma “il mistero del mondo”.
    Ciao, Lucia

  4. Bellissima poesia, molto melodiosa e piena di immagini oniriche, rendendo il deserto movimentato e colorato di emozioni.
    Complimenti e saluti
    EMA

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