Ricordi i giorni dei nostri vent’anni? I capelli a coda di cavallo, le guance rosse e le bocche aperte a mostrare i denti in risate sgangherate. Via del Corso d’estate, assolata e calda, colma di stranieri e divise di carabinieri e militari e noi, fresche, a passar in mezzo a ormoni pazzi e affamati.

Ricordo i tuoi Lee troppo stretti, facevi fatica a sederti; i tuoi lunghi capelli biondi, la tua bocca pulita, la tua splendida ingenuità. Camminando petto in fuori, leccavamo il gelato inconsapevoli degli sguardi vogliosi degli uomini che ci guardavano. Lo scoprimmo più tardi, ciò che immaginavano allora, quando perdemmo la nostra innocenza e gustammo il sapore dolce del peccato: tu, nuotando nel tuo stesso mare, io solcando mari e terre diverse.

Erano anni affannati, a correr incontro alla vita con le sue sorprese, i suoi dolori, gli amori, le delusioni, i tormenti e l’estasi di gridare ogni volta: «Siamo ancora qui!».

Ci tenevamo per mano, sfidando tutto e tutti e ancora oggi, che stiamo per compiere il nostro primo mezzo secolo, le nostre mani si tengono ancora e i nostri occhi riflettono sempre lo stesso incantato sguardo.

2 pensiero su “Vent’anni”
  1. Beh…. direi che non è poco! Dall’adolescenza al quasi mezzo secolo, aver mantenuto le mani strette e gli occhi con lo stesso sguardo incantato…, siete fortunate! Nel mezzo c’è passato il tempo e il taglio alla coda di cavallo, forse. I ricordi sono un bel patrimonio, con essi, a volte, si fanno delle belle corse indietro.
    Un saluto.
    Sandra

  2. Grazie a Sandra, condivido pienamente (senza ricordi non si può andare avanti passando il tempo).

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