Scende la sera
nell’oscurità avvolta
e tacita
posa la sua ombra
sulla stanca terra.
La osservo,
dietro la finestra,
mentre un vento insidioso
accenna la sua sorpresa.
La natura
aspetta mormorante
lo svelarsi del mistero;
ed eccola…
la luce bianca del lampione
illumina la sua corsa
ripida e veloce
dai monti e
grande fu il mio stupore e
la mia gioia.
Scendeva la neve,
la neve scendeva
e quasi non ci credevo.
Qui
proprio qui,
in questo paese
dove è possibile solo immaginarla:
fioccava la neve.
In quel fascio di luce bianca
appariva come uno sciame
di farfalle candide
disorientate dal vento
che copriva questa terra
rimasta a bocca aperta.
E così
i miei pensieri tristi,
finalmente liberi,
si sciolsero in un pianto,
come neve sul lampione:
goccia a goccia
giù sulla strada.
E’ leggera…proprio come la neve!
Bella
Ciao Elisa
Molto carina.
Sandra
Grazie Elisa, grazie Sandra.
Un bacio. Ligeja
Non vorrei mai come ora vedere scendere i gioielli che hai appena descritto.
Mi piace il tu stile di scrivere. Ciao
Ciao Alessandro,ti ringrazio per il commento. Neanche io sinceramente vorrei vederli scendere in questo momento. Ho scritto questa poesia il giorno stesso in cui ha nevicato e io che vivo in un paese di mare è molto raro che vedo la neve. Il mio entusiasmo è stato così grande che non ho voluto aspettare un momento in più per scriverla. Ciao. Ligeja
Ciao Alessandro. Ho capito cosa volevi dire nella parte iniziale del commento; lo dico perché l’avevo inizialmente inteso male come si può capire dal mio commento. Perdonami… avevo appena finito di studiare e quindi ancora la mente troppo occupata. Ti ringrazio di nuovo. Ciao. Ligeja