Quando verrai,
mi chiedevi,
tutte le notti sono fredde
senza di te.
Quando tornerai,
mormoravi mentre piangevi,
almeno una notte,
cerca di ricordarmi.
Quando le nuvole,
trascinate dal vento,
bagneranno il dolce
manto dei fiori,
e il nostro letto
sognerà l’odore
della nostra pelle.
Quando la luna
incontrando il sole,
prenderà il suo posto,
quando con me
il pentimento svanirà
insieme ad un ricordo lontano.
Solo allora ritornerò da te.
E ricorderò di quando
quel giorno ci lasciammo,
tu che mi salutavi con
quel bianco fazzoletto,
e io che piangevo
come un cielo coperto.

 

4 pensiero su “Quando tornerai”
  1. Questa poesia mi ricorda la mia esperienza personale. Leggendola ti senti leggera e non pensi a niente, tranne che all’amore.

  2. Ciao, vi è poesia nei tuoi contenuti ma dovresti migliorare i merletti che fanno da cornice un pò troppo barocchi e ricercati. Insomma vi è l’ispirazione, il talento e la posia, basta solo mettere ogni cosa al proprio posto. Con sincerità Sal.
    Se questi commenti dovessero, in un qualsiasi modo darti fastidio, basta farmelo capire e tutto si risolverà. Ciao…

  3. Ciao.
    Non preoccuparti, i commenti sono sempre gli ultimi a nausearmi. A differenza delle stelline. Preferirei mille critiche a un “voto” immotivato.
    Per quanto riguarda il tuo commento, posso essere d’accordo col fatto che a volte “i merletti che fanno da cornice” sono un pò direi decadenti, ma barocchi non è il termine esatto. Cercare di dare una linea omogenea mediante questo tipo di artifici non è compito mio.
    Grazie per l’attenzione. Con affetto, Lafcadio.

    PS hai assassinato la migliore delle tue frasi con quel SPESSO…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *