Finirà questo gelido vento
che trasporta la mia anima in volo
delle lacrime cadute nel vuoto
sarò io la più fertile terra.
Abbraccerò questa luna che brilla
per rinascere ancora una volta
nelle braccia di teneri amanti
e dimenticarti.
Già novembre ed il cuore che trema
non sei qui a gridarmi “ti lascio”
sono io che raccolgo frammenti
di un ricordo spezzato nel tempo.
Lo cancello per sempre dalla mente e dal cuore
non più fragile foglia
in balia del vento d’autunno…
sarò un fiore che sboccia
anche dentro la neve.
Angela Giordano 2014
“Sarò un fiore che sboccia/anche dentro la neve”, delicato fiore il bucaneve che germoglia tra punte di ghiaccio e neve. Un timido fiore che si fa annuncio di speranza anche se il vento gelido e le nebbie invernali sembrano togliere gioia e vigore.
Un saluto, Angela.
Ciao, Lucia
Un fiore che sboccia dentro la neve, è creatura rara, mentre le foglie sono continuamente in balia del vento.
Ciò che è raro, solitamente è anche prezioso, fai che la primavera renda forte e sublime ciò che è sbocciato dentro la neve; è la migliore conquista di tutte le battaglie.
Sandra
Triste e bella poesia. Formidabile la chiusa che, con una chiave speciale, apre la serratura della porta della speranza: come già hanno sottolineato Lucia e Sandra il fiore che sboccia sotto la neve è il raggio di sole che trafigge la nebbia più fitta.
Brava. Un caro saluto da Nicolas Antares.
Il delicato candore del bucaneve mi ricorda quel candore virginale che ciascuna donna porta dentro di sé e che spesso viene negato dal vento gelido della violenza.
Il mio pensiero va a quei fiori recisi da mani d’argilla affinché abbiano un raggio di pace ad illuminare il loro cammino.
A rileggere scritti e commenti con un saluto per tutti voi.
ciao. Lucia
E’ vero, io credo che se lasciamo libera la mente ed il cuore dalle avversità della vita, ogni donna o uomo può trovare la speranza che lo accompagna, questa poesia si presta a molte interpretazioni e tutte sono valide (un amore finito, il candore virginale, la perdita di se stessi …),
i miei ringraziamenti a Lucia, Sandra, Nicolas ed a chiunque l’abbia letta.
Un abbraccio e ben ritrovati
Angela
Complimenti, si legge tutta d’un fiato…
Un urlo dell’anima che non tace mai, solo che noi non sempre l’ascoltiamo.
Un lavoro di notevole spessore…
Saluttttt…
grazie Folletto per averla apprezzata e ben ritrovato/a
saluti
Angela
Ma che bella questa poesia!
La similitudine tra quell’amore finito e il dolore che lo accompagna, trova fine nel mese di novembre, mese dei morti e della morte di un dolore.
Poi tutto cambierà.
Esatto Anna…
per fortuna tutto passa e tutto cambia e quando questo succede e si riesce a superare il dolore ecco che avviene la rinascita
grazie per averla apprezzata
un caro saluto