Circolarità di teste cerchiali cicliche
“Cose e persone “cadenti” da giusti tempi e sensi”,
“plagevoli” di costruzioni iperboliche di aspetti per momentanee e miserevoli funzioni.
Strada facendo torri di Babele variopinte e “griffate” mosse da cervelli insensibili e prevedibili come orologi all’opera per esistenze da copertina.
Puntuali forme ed apparenze colorano stupidi ragionamenti
facilmente irretiti da menti impigrite dalla moda.
Propositi poco brillanti e trasparenti per ideali distratti ad antichi sogni trattenuti ed avviliti nelle sabbie mobili di passioni e desideri estemporanei.
Aria servita in effimere atmosfere e farcita di sensazioni troppo immediate per essere “riflesse”.
Imperituri ragionamenti indipendenti trattengono il pensiero arrugginito, nero oramai come il carbone.
Granelli di intolleranza e convinzione per attrito di presunzione e vanità cadono inevitabilmente dalle alte torri divenendo giù in basso per continua rimessa valanghe travolgenti e distruttive.
Sempre e solo quanto per interesse è previsto poi, ordinarie stanche domande ed ipocrite considerazioni di rito sulle “impervenibili” responsabilità delle tragedie.
Eccezionali telecronisti della morte, insuperabili nella diretta, da bocciare in comprensione.
Stermini e catastrofi nulla ha presa nè tanto meno lascia effetto al ricordo come al presente, nell’ombra di una disarmante convenienza.
Poca storia per un ago perso nel pagliaio della tecnologia delle forme dell’inutile.
Poco stupore per le meraviglie del mondo.
Ovunque incontrastata è insaziabile voglia adrenalinica mentre
sguardi deliranti di voglie ossessive ed innaturali “cacciano”
negli infiniti presidi di materia uno spirito nomade e sfuggente.
ottima analisi.
quale sarà la sintesi?
Sintetico, diretto e di “penna finissima”