Impara ad amare,

fra linee sottili, il dolore e la gioia,

gli istanti in cui si ha tutto e dopo nulla;

l’infinita rabbia

sotto un cielo felice.

 

Sarà data la forza

ma non ti assistono i nervi,

e i pensieri transitano

furiosi e slegati,

incompresi e incomprensibili.

 

Impara a piangere

per nulla in un minuto

e quello dopo per avere il cuore pieno.

Se l’insegui sii pronto a farti vento

ed esser ora scirocco e poi libeccio.

 

Legati a distanza

e non smettere di darti

e poi saziarti.

Affamato d’un mondo che muore

ad un metro dal suo cuore.

4 pensiero su “Sull’arte di amare”
  1. Carissimo, ben ritrovato!
    Uno stato d’animo, la tua bella poesia, che in molti hanno provato sulla propria pelle.
    Poi, il vento, in genere, asciuga e cicatrizza.
    Come sempre dico, i sensi unici sono per le macchine.
    Un saluto.
    Sandra

  2. Eros colpisce con le sue frecce a caso e l’amore è un sentimento volubile come l’amorino capriccioso che scocca i suoi dardi con occhi bendati.
    A volte amiamo, altre siamo amati.
    Tutto si impara anche a gestire il cambiamento repentino e non voluto.
    Ma amare è un sentimento così grande e meraviglioso che ne vale sempre la pena.
    Un abbraccio, Raf!
    Ti leggo sempre con grandissimo piacere.
    anna

  3. Amare è spesso Caos, ma è dal caos che nasce la vita e l’emozione, non dall’ordine delle cose.
    Bellissima poesia che rende bene come, amare sia gioia e tormento per noi viventi.
    Grazie del tuo messaggio, a rileggerci ancora, un abbraccio
    EMA

  4. Ciao Raf, me l’ero persa questa stupenda poesia. E’ da un po’ che non ti leggevo. Complimenti, uno scritto davvero piacevole. Bravo! Un caro saluto da Nicolas Antares.

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