Come l’acqua scivola

dal pugno della mia mano,

similmente la tua vita

dalla nostra esistenza,

portando via con sé

la storia della nostra storia.

E rimane il segno

sul mio corpo,

sulla mia anima,

proprio come

quell’acqua, la cui fuga,

lascia umido

il mio pugno.

Poi, però, esso

ritorna asciutto,

ridonando sete alla pelle;

ma le mie lacrime?

Ah! le mie lacrime

continueranno a solcare

il mio viso stanco e deluso

per sempre.

Piango la mia morte.

Un pensiero su “Un pugno d’acqua”

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