Palpiti amari, palpiti soavi
lungo una distesa di sabbia l’odore denso del mare
e il fruscìo delle maestose onde
accompagnate dalla brezza di vento, tanto imponente.
Le nuvole intensamente grigie sembravano cadenti sul mare
e il buio oscuro incombeva sempre più.
Palpiti amari, palpiti soavi…
mi sentii sempre più vicina alla tempesta,
mi immedesimai sempre più ad essa,
alle ondate impetuose, ai suoi lampi;
era qualcosa di incomparabile, attraente, inverosimile…
palpiti amari, palpiti soavi
la rabbia furiosa del cielo e del mare si mescolava alla mia,
rendendo un cosa sola il sapore di quel momento.
Fu un brivido intollerante, fu meravigliosamente irreale!
Palpiti amari, palpiti soavi
che mai più ritornano e sempre più li rimembro…