Mentre la vita, carpita,
vola via
in fondo a quel mare
bello e minaccioso,
la libertà
resta un miraggio
in un deserto torrido
di parole senza senso
e senza tetto
mentre mille mani al lavoro
afferrano corpi magri
che implorano umanità
in nome della libertà.
Ed io,
dalla sponda asciutta di vetro
prego Dio,
parole d’amore e soluzione
a questo continuo orrore.
Purtroppo anche questa temo non sarà l’ultima tragedia di questo tipo.. fino a che nessuno se ne occuperà veramente e non solo a parole e false intenzioni… hai fatto bene Sandra a toccare questo argomento che non deve essere dimenticato come sempre!
x Elys
Io penso sempre a quanto sono stata fortunata a nascere da una parte del Mondo piuttosto che da quella parte disagiata dove la gente fugge, certo, il merito non è mio, ma, se fossi là, dove morte, dittature, soprusi, miserie, sono all’ordine del giorno, cercherei di portare altrove la mia famiglia, e vorrei che ci fosse più di una mano ad afferrare la mia…. ovviamente per tutto questo occorre una nuova coscienza e molta strategia non dimenticando poi, intelligenza e onestà. Triste pensare che un Mare come il Mediterraneo possa essere affiancato come – il Mare della morte –
Sono in tanti a voler venire in Italia, ma in 28 …. con grandi strategie potremmo anche far cantare le Sirene in quel Mare…
Grazie del passaggio di lettura e delle stelle.
Sandra
Inorridiamo tutti di tutto. Dello schiavismo mai finito, del malaffare che ne gode, della ricchezza di luoghi depredati dagli stessi governanti, dalla guerra infinita che non trova fine.
E mi inorridisce il fatto che chi dice che la fuga non serve, che depredare un continente di chi un po’ acculturato potrebbe fare molto per la sua terra, è un sistema errato e vigliacco e che si dovrebbe agire molto diversamente, si ritrova con l’epiteto di razzista in fronte.
Inorridisco e taccio.
a.
X Anna
Grazie Anna, del passaggio di lettura e del commento.
Io, ho già esternato chiaramente il mio pensiero in questa piattaforma.
La vita è un soffio, per tutti. Non esiste l’immortalità neanche per i potenti. Un momento ci siamo e l’altro dopo, polvere. Per questo semplice motivo, forse, l’onestà, la dignità, e l’amore dovrebbero essere caratteristiche dell’Homo Sapiens che invece sembra diventato senza coscienza e onnipotente osannando il dio quattrino e gli imbrogli.
Se potessimo remare tutti in un’unica giusta direzione e non dico solo nei mari, ma anche nei cieli e per terra, forse, potremmo ritrovarci… e forse, anche stare meglio.
Io, non taccio, ma, mi sono anche stufata di continuare a stare a guardare.
Un abbraccio.
Sandra
Come sempre, cara Sandra, riesci ad esprimere il tuoi pensieri in maniera sobria ed elegante e con quella forza di sentimento che cattura gli animi e chi legge condivide con te ogni emozione.
Sono pienamente in linea anche con quanto dice Anna ed anche Elys.
In quella che definiamo società civile, come dice Quasimodo, l’uomo è ancora quello della fionda e della pietra, e i diritti restano umani sono soltanto miraggi lontani.
È un’epoca davvero cruda, quella che viviamo.
Un caro saluto a tutti voi. In alto i cuori.
Ciao, Lucia
Carissima Sandra ancora una volta con la tua ben nota sensibilità e la tua bellissima poesia, parli di un argomento attualissimo, che condivido appieno con te!!!!!
Ti ringrazio direi a nome dell’umanità stessa per la sincerità e chiarezza con cui esponi il problema, ti saluto e ti abbraccio con affetto
EMA
X Lucia Bonanni
Sì…. anche in questo periodo storico, complicato, difficile, l’uomo è ancora quello della fionda e della pietra, forse, se posso, ancora più egoista perché, chi ha conosciuto benessere e agiatezza, in quella parte del mondo, la tiene stretta e la divisione, si sa, è un’operazione che rimane indigesta.
Grazie. Un caro saluto.
Sandra
X Ema
Grazie, cara Ema, del passaggio di lettura e del tuo affetto sempre presente.
Un abbraccio.
Sandra