Questa mattina sento nel cuore una sensazione di nostalgia e di apprensione, devo passare proprio
nella via dove abitava mamma mia!
Mi incammino; rallento i passi, sono quasi arrivata, osservo con emozione che quasi nulla è cambiato d’allora, è una piccola via ci sono tre basse palazzine e sono tinte con tenui colori, davanti ad ognuna c’è un piccolo grazioso giardino, vi sono molte piante dai magnifici fiori, c’è un solo grande albero e vi albergano numerosi passeri cinguettanti, in primavera tra il loro canto i bei fiori dai tanti colori è tutta un’armonia in quella silenziosa via!
Par di vedere un fiabesco dipinto ed io ho sempre pensato… qui ci mancano solo i folletti per questo la chiamano, via dei mughetti.
Fermo i passi e guardo la finestra chiusa al primo piano, chissà chi ci abiterà?
Un mare di ricordi mi attraversan la mente, l’allegria di mio padre, i suoi affanni, quanti avvenimenti a volte tristi a volte gai, nascite feste compleanni, tra bisticci risate e pianti in quella casa son passati più di trent’anni!
Dolce nostalgia, chissà se dentro quelle mura c’è ancora celato il profumo di quando cucinava mamma mia?
Il rimembrar fa male, riprendo il cammino e prima di svoltare l’angolo mi giro ancora un istante, quando
improvvisamente um raggio solare riflette alla finestra una luce vivida e splendente.
Non so se la mia è pura fantasia e penso…
Quello è il saluto della mamma mia!
Sospirando guardo il cielo, sento il cuore più leggero, l’apprensione è finita ma è rimasta in quella via un po’ della vita mia!

2 pensiero su “Finestra chiusa”
  1. Io ho perso la mia mamma nell’ottobre del 2015, la ferita è recente e nel leggere il tuo pezzo mi sono commossa. I ricordi sono le nostre radici, le nostre malinconie e il nostro sole che illumina il cuore. Penso che la tua mamma ti ha inviato un saluto e lo ha fatto per riscaldarti il cuore. Io, la chiamo, vicinanza.
    Bellissimo.
    Sandra

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