Ci sono momenti in cui non posso far a meno di pensare che le parole siano tutto. Esse hanno il potere di farti sorridere o gettarti nella disperazione più totale. Farti vedere l’inferno o il paradiso. A volte, si trasformano in tanti coltelli affilati che puntano dritto al cuore e puoi star certo che non si fermeranno, o no che non lo faranno, almeno finchè non ti feriranno fino ad ucciderti completamente. In altre occasioni, sanno invece essere più dolci del miele e più calde di un abbraccio o di una carezza. Eppure sono solo parole. Una serie di suoni che si propagano per qualche istante nell’aria… Di loro, non rimarrà nulla. In molti casi, nemmeno il ricordo della loro fugace e breve esistenza. E allora perchè il mio cuore è così pieno di cicatrici?
Credo che farei bene a smetterla di pesare ogni minima lettera cercandone il significato nascosto. Dovrei piantarla di essere ossessionata da quello che gli altri dicono di me appena volto le spalle. In fondo, sono solo parole. E dovrei saperlo meglio di chiunque altro che non valgono poi un granché. Dalle mie stesse labbra sono uscite tante falsità, cose che non provavo, pensieri che non sentivo come miei… E a pensarci bene, quanto costa dire una parola? E’ vero, è necessario trovare il coraggio per pronunciarla, ma quanto costa dire “Ti voglio bene”, pur sapendo che non è vero? Quanto costa dire “Ti amo”, anche se è una sporca bugia? Poco, pochissimo… ciò che conta è far felice chi ci sta davanti, no? Accontentarlo e farlo stare zitto, in modo che non ci secchi più. Allora non posso far a meno di pensare che una dimostrazione di affetto o di amore, valga più di un milione di parole. Perchè un gesto, anche se piccolissimo ma fatto con il cuore, difficilmente può essere falso. Uno sguardo di intesa, un sorriso, un abbraccio… E, in questi momenti, a cosa servono le parole? Sarebbero solo tante ed inutili parole…
Eppure anche le parole, come hai scritto giustamente, hanno il potere di far male.
Quando un “Ti amo” è detto senza provarlo veramente si sente, proprio perché i gesti non accompagnano i suoni.
O dovrebbe essere così.
Forse, anche se si sente, a volte è così forte la voglia di ascoltare quelle parole che con il loro suono si copre quel sospetto remoto.
Siamo umani, ne abbiamo bisogno.
E allora hai ragione, meglio dare retta ai gesti, non hanno bisogno di parole, riempiono tutto da soli.
Però che bello quando gesti e parole si accompagnano, quando insieme ti raggiungono in armonia.
Sempre che il silenzio non abbia da dire di più.
Ciao
Ciao, grazie per il commento! Credo che tu abbia ragione… quando le parole e i gesti esprimono la stessa cosa è davvero il massimo!!!
Ciao Laura, le parole come i gesti non sono altro che il frutto e l’espressione di ciò che in ogni istante in cui si manifestano si ha voglia di dire o fare ciò che si sente, dalle stesse labbra, così come dagli stessi sguardi, e dalle stesse mani, viene fuori il dolce come l’amaro, la gioia come la tristezza, la sincerità come la falsità, una carezza come uno schiaffo. Quante volte, l’hai detto tu, si dice “ti amo”, e non si ama, si ride ma vorresti piangere. Tante volte, – per non dire sempre – , non è importante quello che si dice, o quello che si manifesta, è molto importante sentirsi liberi di spaziare con le parole così come con i gesti. Sono me stessa quando mento e quando sono sincera, sono sempre io. Complimenti!
Penso tu abbia capito perfettamente ciò che intendevo dire… Grazie.