Sono in cammino,
ho un fruscio per respiro.
Sono il seguito dell’onda gentile;
ho l’ombra incarnita.
A questa luce plumbea, bassa, accecante
il mio viaggio è sospeso.
Sovrappensiero, un ricordo balugina sull’altra sponda,
vicino e irraggiungibile; flebile.
Svanisce.
Strenuamente stretto al petto,
come lacere vesti di vite attese, mi sfugge.
È guizzo di fiume; con la corrente già fugge.
Il ruscello corre a valle e si ingrossa e diventa fiume che tutto porta con sé…
Molto molto bella. Notevole questo intreccio tra il trascorrere della vita e lo scorrere del fiume. Brava! Un caro saluto da Nicolas Antares.