Ho indietreggiato, sono caduta,

l’agguato é avvenuto alle spalle,

mi sono alzata a fatica,

ero ferita.

Ho raccolto tutta la mia aggressività,

ma non bastava,

ho chiesto aiuto ad una estranea,

l’arroganza,

mi occorreva per liberarmi

dalle lacrime che scendevano come

un fiume in piena.

I giganti che hanno attraversato la

mia vita son stati messi all’ombra,

a riposare.

Io, non dico mai sconfitti,

potrebbero tornare

più forti che mai.

Sorveglio, attenta,

con una

pallottola in canna,

é l’unica guerra

che da sempre,

mi sento di fare.

 

16 pensiero su “I giganti”
  1. E’ una guerra che ti vede vincente Sandra semplicemente perchè sei vera e viva…

  2. vero.
    c’è un solo modo di vivere la vita: appieno con vigile responsabilità.
    saper reagire all’agguato, evidentemente morale, difendendo la propia dignità, è un dovere verso se stessi primario
    ciao

  3. Sandra… ma quanto scrivi…!!!
    tiri fuori più materiale te che un’intera casa editrice!!!
    quei giganti… ci sono e ci saranno sempre probabilmente…
    …ma non sarà un problema, tu sai di poter essere più GIGANTE di loro.

  4. É da tutta la vita che cerco di combattere contro i miei giganti cercando di sentirmi una tigre , ma il piú delle volte sono un gattino spelacchiato in un angolo che si lecca le ferite .Beata te!

  5. Non so se conoscete “il disertore” di Ivano Fossati. L’ultima frase dice (spero di ricordare precisamente) “E dica pure ai suoi, se vengono a cercarmi, che possono spararmi… io armi non ne ho”.
    La penso così.

  6. Cara Tilly e Madeleine, con i giganti di cui parlo, si deve essere per forza armate, almeno se vuoi continuare a vedere l’alba e il tramonto. Anche la prima volta mi trovarono armata. Continuerò a farlo e sarò pure scorretta, se sarà necessario. Non é questione di pensarla in un modo o nell’altro, si tratta di capire l’argomento che tratto.
    Sandra

  7. Se ho capito bene, a quale gigante ti riferisci…
    è molto grande, e sai non tutti riescono ad avere la forza che hai tu, per metterli a riposare (purtroppo).
    Io credo che tu sia una grande DONNA! e non penso ciò solo per quello che hai scritto sul gigante…
    Con ammirazione… Grazia

  8. Ammiro la tua forza. Io sono anni che combatto contro i giganti e spesso mi fanno male… ma devo riconoscere in fondo che mi hanno fatto scoprire una forza che non sapevo di avere e grazie a questa forza tenuta a galla dalla speranza a poco a poco sto scoprendo che la vita in fondo non è così cattiva come si pensa.
    Un bacio. Ligeja

  9. Non ho nulla da dire sul tuo punto di vista. E’ il tuo.
    La mia citazione del distertore era un esempio che credo possa essere generalizzato a qualsiasi tipo di guerra, interiore o esteriore. Credo sia sempre possibile pensarla in modo diverso e ciò non dovrebbe causare problema alcuno. In fondo, tutto è relativo. Ciao!

  10. Sforzi immensi per sostenere una lotta potente.
    Mi piacerebbe saperli incatenati ad una roccia quei giganti ma so che non esiste acciaio che li possa rendere inermi.
    Stare all’erta, purtroppo, è necessario ma se li hai messi all’ombra, beh….., sei un grande Generale.
    Molto bella.
    Ciao. QS-TANZ.

  11. Mi vengono in mente quei duelli di guerra, quelle lotte tra moschettieri e guerrieri, un’altra storia; un forte coraggio ad averla ambientata, la poesia è forte anche nei suoi timbri, nelle sue scelte lessicali, nei verbi arditi e del campo bellico, molto bella, soprattutto molto originale.

  12. E’ molto bella, suggestiva, lascia molta eco interiormente; è una strenua lotta tra il bene e il male e tu l’hai resa perfetta anche nella ritmica delle parole, e soprattutto, direi, nella metrica, che urge, proietta, avanza, come un fiume in piena ed è attenta, circospetta, lascia senza fiato. Veramente brava.

  13. X Maren
    E’ una poesia che mi appartiene internamente ed esternamente, ti ringrazio per averla considerata come un fiume in piena, perchè é proprio come mi sentivo quando l’ho scritta. Le tue analisi sono sempre precise e mirate, probabilmente sai leggere…dentro.
    Un saluto.
    sandra

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