Il pensiero, la mente è Dio
quindi il Dio di me stesso, sono io.
Dio nasce in me nella mia esistenza.
La natura è serva della mia presenza.
Dalla nascita già si piega, mi serve.
Dal primo momento godo l’essenza.
Plasmo al voler mio chi mi accudisce.
Succhio dalla vita e di linfa mi nutro.
Protesto e la mente l’istinto gestisce.
Del mondo animale sono il signore!
A me fedele, lo amo, lo curo, lo plagio.
Lui non pensa, e da me si fa dominare.
Mi serve, lo uso, lo sfrutto, lo mangio!
Uso la natura e tutte le cose!
L’aria, il mare, l’acqua, il vento, la terra.
Curo le piante, colgo i frutti, le rose.
Imito le stagioni coltivo anche in serra.
Curo il mio corpo con le erbe, le foglie.
Solco i cieli come uccelli rapaci!
Raggiungo tutti i continenti, le soglie.
Fabbrico la morte con armi capaci
di morte e distruzione di continenti!
Uomini antichi in millenni dormienti,
non seppero che Dio era la mente!
Dell’uomo capace di sfruttare elementi
distruzione di tutto, resterà più niente!
La mente è la bestia da dominare!
È lei la vita, tutto il mondo, la gente.
È lei la rovina che fece l’uomo potente.
Per fortuna da tutto c’è sempre l’opposto.
Qualcosa davvero controlla la mente.
La sorella coscienza parte dal cuore
s’intrufola là, nei meandri celebrali
la controlla, la blocca gli parla d’onore.
A volte pare strano, poi vince l’amore.
Nasce così il dilemma, chi è Dio:
la mente, la coscienza, o sono io!
Fammi sapere: il tuo Dio è onnipotente o no? Perché se è un vero Dio deve essere onnipotente. E quando il tuo Dio si ammala, si guarisce da solo o deve ricorrere a un altro Dio? Allora il tuo non è un VERO Dio!