Aveva sguardo
dolce,
perso e innamorato,
ma, la maschera della
finta disperazione
era illusione.
Ci sono nodi intrecciati
da tenacia e volontà
di costruire malvagità,
ma, ogni fiume
scorre verso il mare,
così, come ogni goccia dal cielo
bacia la terra bagnandola
e quando l’acqua
è troppa… diventa alluvione,
come ogni giustizia
trova poi, la sua ragione.
Gli occhi sono la finestra dell’anima, almeno così si dice.
Ma quando quegli occhi dolci ingannano e portano male, creano disagio in chi li guarda e solo la giusta punizione ristabilisce equilibrio.
La cronaca, purtroppo, ci sta abituando alle lacrimucce di coccodrillo dopo efferati delitti.
Non sappiamo più a cosa credere…
Come sempre la tua poesia è canto pensoso sulla realtà che respinge chi ancora ha fede nel Bene e nel Buono.
Ma è Natale e come possiamo smettere di sperare?
X anna
Smettere di sperare mai, ma sapere a cosa credere, sì. Saper osservare bene e individuare gli inganni e soprattutto, saper scegliere chi ci deve rimanere accanto.
Natale, in un percorso di pace e di buone vedute.
Grazie, Anna. Un abbraccio.
Sandra
Molto bene davvero, una bella espressione, ti faccio i miei più convinti complimenti!
x Serio
Grazie del passaggio di lettura e del commento.
Sandra
Carissima Sandra, condivido il tuo messaggio, e mi complimento per la bella poesia.
Ti abbraccio con affetto, a presto
EMA
Testo che condivido e apprezzo particolarmente!
Ti abbraccio, Sandra!
x Ema
Mi prendo l’abbraccio e ti aspetto presto.
Sandra
x Maria Rosa
Grazie, carissima. Un saluto.
Sandra
Eh si Sandra, anche questa volta hai toccato un argomento attualissimo e dolorosissimo: quello delle doppie facce che troppo spesso sfociano nella violenza e nel femminicidio. Anna con il suo commento ha detto tutto quello che c’era da dire, sottolineo solo che la giusta punizione ristabilisce un “certo” equilibrio. Brava come sempre Poetessa. Un caro saluto da Nicolas Antares.
X Nicolas
La denuncia è un grande atto di coraggio, ma, a mio avviso, saper scegliere, avere fiuto, e soprattutto…, tutti in prima linea: testa, cuore, pancia, in ugual misura.
Grazie, Nicolas!
Sandra
Non c’è nulla di più pericoloso delle doppie facce!
Complimenti per questo tuo bellissimo testo e buon Natale.
x Lucia Manna
Grazie, Lucia. Aggiungo una piccola cosa: le doppie facce vanno anche un po’ “fiutate”, come dire,
la falsità, l’ambiguo, ha vita breve e il coraggio e la forza di “chiudere” seppur difficile, deve essere una via veloce presa nell’immediato, anche con l’aiuto esterno.
Un abbraccio.
Sandra