Di lui vivere in ogni istante vorrei del mio tempo

l’aria che respiro innaffi la luce del cuore

scaldi anche il gelo che spegne il calore

mentre spigoloso appare il soffio del vento.

Solitudine sguardo triste sofferenza

assenza

fra luci che più non s’accendono

il tempo si è trasformato

giorni son divenuti millenni

anni secoli

e i millenni ancora giorni.

Due sono gli anni

da quando

il nostro sguardo più non s’intreccia

Sei dove ti cerco in una stella

nel profumo di un fiore.

Ma presenza infinita

ti percepisco

il tempo non diminuisce l’amore

e il dolore si fa sempre più preghiera.

2 commenti su “Al mio Amore, sempre”
  1. Sì, il dolore si sposta e si modifica e proprio diventa preghiera. Resta la stella che ascolta nel cielo il raccontare di un amore ancora vivo nel cuore. Dallo stupore regala luce nelle notti più scure.
    Un abbraccio.
    Sandra

  2. Verissimo: l’assenza diventa presenza, il dolore diventa preghiera, la debolezza diventa forza. Dentro di noi il puzzle si ricompone.

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