Hai tessuto per me
parole di cristallo…
Belle, lucenti,
abbaglianti…

E l’anima
amava specchiarsi
in quei piccoli iridi
di luce,
contemplare la bellezza,
un tempo,
offesa e umiliata.

Sentiva il sole
finalmente
baciarle la pelle,
gli occhi…
le labbra.

Ma erano solo
parole di cristallo…
troppo effimere,
troppo fragili…
per durare,
troppo,
su di me.

4 pensiero su “Parole di cristallo”
  1. A volte restiamo affascinati da ciò che è nuovo, pur se effimero, poiché abbiamo bisogno di guardare oltre, superare la difficoltà del momento.
    Sappiamo che è solo cristallo che luccica, non diamante.
    Ma dobbiamo sopravvivere.
    E allora è come aver raggiunto un’oasi nel deserto: quel fragile cristallo ci illumina di luce riflessa e ci permette di rinfrancarci prima di riprendere il cammino.
    Ti ho riletto con piacere.
    a.

  2. Ciao Sandra! Ciao Anna!
    Grazie per le belle parole con cui avete commentato la mia poesia.
    Hai detto bene, Anna, a volte restiamo affascinati da ciò che è nuovo, come parole di cui sentiamo fortemente bisogno dopo una delusione d’amore, per esempio, parole che rinfrancano l’anima e la fanno rinascere… finché non scopre l’ennesima delusione. L’anima di una creatura, come dice Sandra, è anche di cristallo che s’infrange davanti all’illusione.
    Ma bisogna sopravvivere, andare avanti. Riprendere il cammino con più consapevolezza.
    Un abbraccio.

    Ligeja

  3. Leggo tardissimo, rispetto alla pubblicazione, questa tua.
    E’ vero. Il cammino continua.
    Se hai il potere del canto e dei versi, dentro di te, forse è più facile uscirne.

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