A Lei che fu ed è Madre
di tempi stretti e lunghi
dolce tesoro di solitari cuori
dell’esistenza timida amante
Quesiti mai al vento poneva
scaldava il sole col sorriso acceso
dagli occhi luce la luna le rapiva
Affranta mai si è mostrata
dalla dura sorte sempre si è rialzata
e agli altri teneramente si è donata
Lei era questa, mia madre era Lei
Un canto oggi di gaudio vorrei gridare
per avere anche in terra la festa
che lontano per Lei si vive!
Ricordare la propria madre è un po’ come averla accanto e parlarle, è un modo per averla sempre vicino a quel banchetto terrestre a cui lei non appartiene più, ma è anche un modo per comunicare e dire a voce alta la mancanza terribile di ogni partenza.
Sandra