Solamente un caso ma,
nel silenzio del buio,
nel riposo notturno
di questa bella Estate,
di nuovo, alle 3:33,
poco prima che l’alba
portasse il nuovo giorno,
la Terra trema forte,
potentissima…
e crea la tragedia.
L’antico Stivale
colpito al cuore.
Intere abitazioni,
montagne di macerie,
sotto, tanti corpi senza vita,
feriti e dispersi.
Creature innocenti,
vecchi, bambini,
intere famiglie.
Si scava, si scava,
anche a mani nude,
fra disperazione,
coraggio e speranza.
È brava questa Italia, brava per la sua generosità,
nei disastri diventa una famiglia,
non è solo una gara di solidarietà,
è umanità,
a volte sopita,
ora, con forza e tenacia
presente come fascio di luce
fra le macerie.
Cara Sandra, tutta questa bella poesia, dal titolo allo svolgimento sa ben rappresentare la tragedia avvenuta, mi hai molto commosso, puntualmente brava e incisiva.
Ancora grazie della tua arte nello scrivere che ci racconta la vita e la morte, attorno a noi.
Ti abbraccio con grande affetto
EMA
X ema
Grazie carissima del tuo apprezzamento. La vita continua nonostante le macerie. Si può ricostruire ma non restituire la vita, ma è necessario andare avanti. Dinanzi a questi disastri l’umanità rinasce alla grande e si vede il vero volto dell’uomo. Tuttavia, sarebbe necessario la visione di un Paese unito con forza senza aspettare il risorgere dell’umanità attraverso gli eventi catastrofici, a mio avviso.
Un abbraccio.
Sandra
Stiamo facendo abitudine a tutto, perfino al terremoto.
Scossa violenta della Madre Terra che ci ricorda la nostra precarietà.
Forse, prima o poi, capiremo….
x Anna Maria Folchini Stabile
E’ tanto che Madre Terra manda i segnali…. sono questi ignorati dagli umani…. ma sono solo loro, cioè noi, i primi responsabili dei danni. Speriamo nell’ascolto e nel provvedimento.
Grazie.
Sandra