Sento ancora il sapore dell’inferno

Di quei giorni in mezzo al mare

Quando ad ogni tua parola morivo

E morivo mille volte e mille volte ancora

E non la smettevo mai di tremare

Quando tutto iniziò a finire

Ma non lo volli vedere

Non lo volli nemmeno a me dire…

 

La rabbia monta come la spuma

Quando bolle l’acqua e scoperchia la pentola…

In questo mondo di merda,

Cosa conta che io vinca o che io perda?

Se non posso godere più del tuo sorriso?

Se non posso sentire più il tuo profumo?

Se non posso più passare le notti a contare i tuoi nei,

Mentre tu ignara mi dormi accanto?

 

In questo mondo di merda,

Cosa conta che io vinca o che io perda?

Se non avrò più il cuore aperto?

Se non avrò più il coraggio balzano

Di chi s’innamora e vola come gabbiano?

E sa librare alto sul mare

Sorretto dall’alito di brezza salmastro,

E fiero e folle ignora il possibile disastro?

Cosa conta?

Cosa!

 

Giuseppantonio Caruso

 

3 commenti su “Cosa conta”
  1. Credo che conti stare nelle cose, starci in modo pieno, non si vince e non si perde……. si ama e si soffre.
    Bella la tua poesia
    Elisa

  2. A volte si amano delle coseo delle persone che non possono capirci ed allora è giusto così. Ti consiglierei di abolire parole tipo me… -la volgarità ha poco poesia- ed attento anche a: Mentre tu ignara mi dormi accanto? era meglio dire mi dormivi accanto ti pare? Ciao….

  3. Ops, hai ragione, mea culpa Laerte….:)

    Grazie per il commento Elisa, Grazie

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