E’ come fossi assorta in un pensiero,
che non mi lascia neanche una giornata,
è come se sedessi sul sentiero
che porta alla mia stanza abbandonata.
E’ un lume di coscienza che mi attira,
un lieve vento di ricordi andati,
come la luce di un lui che non t’ammira
come i momenti più reponderati.
Sola ristagna la paura mia
Sola di fronte alla mia gente:
vedere le tue rose eternamente
non rode né sostanza né follia.
Per questo è come un piano inconsistente,
come lasciarmi sul ciglio della via.
Ciao, sono silvia e ti scrivo da Livorno.
è molto bella la tua poesia Gabry, complimenti.
Mi sono rispecchiata molto nei tuoi versi, mi trovo spesso a pensare al passato, alle cose belle vissute che adesso aimè non ci sono più, un amore che adesso non è contraccambiato o meglio non forte come il mio.
Anche io scrivo poesie da quando ero piccola e tutt’ora scrivo soprattutto nei momenti di maggior tristezza….
se hai voglia di scambiare quattro chiacchere scrivimi pure. silviaspigoni@virgilio.it
ciao!