Le valigie sono due
ma il peso
è mal distribuito.
Una volta non era così.
Una valigia e uno zainetto
era un piacevole
viaggetto.
Una pesa tantissimo…,
piena di ricordi
e tantissimi affetti,
l’altra…,
contiene i miei sogni,
le mie speranze
e le attese di vita.
Cammino sulla spiaggia
con l’acqua che mi accarezza
le caviglie
mentre, qualche schizzo
mi bacia la pancia.
Un largo cappello impedisce
al sole di scaldare il mio viso.
Non mi voglio abbronzare,
voglio solo respirare il mare
e questo…,
è nella valigia leggera.
Carissima, mi sono affiancata a te, nel camminare col mare che ci accarezza le caviglie, anche io non riesco più a muovermi con queste mie valige piene di passato di sogni di speranze mai raggiunte, è la vita che scorre con i sui frutti tal volta amari altre dolci?
Sempre ti devo ringraziare, per le tue meravigliose liriche, così veritiere!!!
Ti abbraccio con affetto
EMA
X Ema
Carissima, ci siamo viste proprio ieri e ti ho trovata bene.
Grazie per l’apprezzamento nei miei confronti. Io penso che dentro la valigia delle aspettative ci debba essere sempre la speranza nel futuro, in quello spicchio di sole che ci ha baciato nel passato e che ci sta ancora accanto.
Intanto, un abbraccio.
Sandra
Versi originali e veri, piaciuta molto!
x Maria Rosa
Grazie tante dell’apprezzamento.
Un caro saluto.
Sandra
Come sempre vita e ricordi rendono i tuoi versi belli e intimamente anche “nostri”.
Un abbraccio.
a.
x Anna
Grazie, Anna.
Un abbraccio di salute a te!
Sandra
Ho letto con piacere questi tuoi versi. L’idea delle due valigie da tempo la avevo in mente e mi hai … preceduto! Non essendo più un ragazzo la valigia dei ricordi è sempre più pesante mentre leggera, sempre più leggera diventa quella dei progetti e delle speranze. Mi accorgo ora che mi trovo a viaggiare con una terza valigia che non avevo all’inizio del viaggio… è la valigia della paura… paura di perdere quello che ho!
X Goldencharlie
Quello che abbiamo, probabilmente è il frutto dell’amore, della tenacia, e del rispetto che col tempo abbiamo costruito e coltivato, gli affetti, la famiglia, le cose. La paura di perdere il costruito per me è data solo dalla signora in nero, ma lei, certamente non sta in una valigia, lei sta nell’aria ed è un appuntamento al quale non ci possiamo sottrarre. Speriamo solo che ciò avvenga il più tardi possibile, per cui, in virtù di ciò penso che dovremmo stringere quelle due valigie e farsi aiutare dalla fantasia per arricchire quella delle aspettative.
Grazie del passaggio di lettura.
Sandra