Si, é proprio così, Viola piace a tutti.

Sabato, prime ore pomeridiane, giornata molto ventosa e sole glaciale, ma cielo di febbraio stupendo. Sono nel “pratone” nei pressi della mia abitazione, mi guardo intorno, deserto assoluto, solo qualche merlo, sciolgo Benny che inizia a correre velocemente. So per certo che i due cani maschi del luogo, con i quali la rissa é certa, sono fuori con i loro proprietari, per cui, con le dovute attenzioni, ammiro lo spettacolo di velocità di Benny, e quasi mi gira la testa.

Stanno arrivando le “biondone” con i lori padroni: Chicca, golden retriver, ormai anziana, ma fa sempre la sua figura, e Marta, labrador, anch’essa in là con gli anni ed anche grassoccia, interessata soprattutto al cibo, poi, la giovane Viola. Meticcia, un bellissimo incrocio fra labrador e boxer. Completamente di colore nero, tre anni, vivace, giocherellona, dolce, e amica di tutti i cani, alta e snella come una gazzella.

L’entrata di Viola, blocca improvvisamente le zampe di Benny; rimane immobile a guardarla, poi, l’incontro: ambedue ritti sulle zampe posteriori. Benny inizia ad annusarla ovunque, lei si butta distesa sull’erba, poi, un rincorrersi per tutto il campo, per ritrovarsi aggrovigliati sul prato, con grande scodinzolamento.

Chicca, guarda Viola correre, mentre é distesa sull’erba; ha una parvenza elegante e sembra “Paolina Borghese”, osserva seriosa e per niente invidiosa, il gioco che le si presenta davanti, mentre Marta gira in solitudine, molto pacatamente alla ricerca di qualcosa di commestibile, riuscendo sempre a trovare cibo o erba da masticare. 

Con Viola, le stesse femmine vanno d’accordo, é talmente allegra, che le “biondone” non la considerano una rivale, ammirano, forse la sua vitalità, la osservano in silenzio, ogni tanto la raggiungono, ma poi si fermano subito, non hanno più voglia di fare corse, hanno perso un po’ l’energia di un tempo…, anche se i rispettivi proprietari le stimolano sempre con bastoncini, palle ed altro, ma non ne vogliono sapere. 

I maschi intorno, beh, adorano Viola, se così si può dire, ed essa non ha paura di nessuno, neppure di quelli imponenti, né tantomeno di Benny, anzi, corre loro incontro saltellando con le sue lunghe zampe, sempre pronta a giocare.

Il proprietario, durante il  periodo del -calore- di Viola, teme sempre che qualche cane maschio, abituato a girare senza guinzaglio, scavalchi il cancelletto, che tanto alto non é, e possa contribuire alla nascita di una bella cucciolata. E’ un po’ fissato su questa cosa, e continuamente preoccupato, tanto da tenerla chiusa in casa, in quel suo periodo a rischio.

Adesso sono spariti in tre, sono andati oltre la siepe del grande prato, là dove c’è il retro delle abitazioni. In genere c’é sempre qualche pezzo di pane o avanzi commestibili; Marta lo sa bene, lei, sì, che farebbe la rissa per il cibo! Chicca é sempre distesa, il proprietario la stimola a correre, ma non ne vuole sapere, la sua testa é eretta e controlla là, dove c’é la siepe, forse ne sa più di noi.

Ad un tratto appare il manto bianco di Marta, lento, e con la testa bassa, e poi, un groviglio nero.., sono i giovani cani, corse velocissime, zampe anteriori sui musi, e poi, nuovamente giù distesi, un intreccio di corpi in cui si riesce solo a vedere sbattere qua e là le code.

Me ne devo andare, e in qualche modo devo recuperare il cane, sarà difficile, penso.

Lo chiamo, e vado incontro a quel viluppo di corpi dal colore nero lucido di entrambi, metto il guinzaglio a Benny, che non si oppone per niente, Viola, inclina la testa su una parte e mi guarda seria.

– Te lo porto via, le dico, ciao, bellissima.- Continuo sempre con questa mia egoistica tendenza ad umanizzare i cani, anche se, qualche volta, vengo osservata con sospetto da chi non li possiede, né mai li ha avutì, ma …, francamente a pensarci bene la “cosa” non mi tange affatto. 

– Benny zampetta a mio fianco tranquillo, ma ogni tanto, si volta indietro-

– Viola, abita di fronte alla mia casa, quando usciamo, Benny, immediatamente tira per attraversare la strada ed andare al suo cancello, anche solo per vederla, essa é lì sola, alza la testa e scende i pochi gradini per venire a salutare.

Anche tutti gli altri cani maschi della zona, che passano dalla sua abitazione, obbligano i loro proprietari ad avvicinarsi al cancello per un saluto; probabilmente é una questione di odore, é che…, sa di buono, di gioco, e di forte simpatia.  

 

7 pensiero su “Viola piace a tutti”
  1. è vero riesci ad umanizzare i cani.
    raccontata così, sembra un cartone di Disney.
    ciao

  2. Ciao Sandra sono Paola, prima di tutto ti scrivo per dirti che mi piace tutto quello che scrivi, poi vorrei rispondere ad un commento che mi hai lasciato tempo fa ad una mia poesia, dicesti che anche con l’altro, la tavola avrebbe avuto in seguito, gli stessi ingredienti ed è vero, però a volte pensi che quegli ingredienti sono più freschi e non ti va di privartene.
    Ciao a presto

  3. X Paola

    Grazie tante della – delle – letture.
    Per quanto concerne la tua analisi, ti ho risposto direttamente come ulteriore commento dentro la tua poesia.
    un saluto.
    sandra

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