Rilassati.

Diceva la voce.

Sarai te stessa solo se concedi

al tuo io più profondo

di emergere.

Sarà così davvero?

Costruisco un’immagine di me,

come un artista il suo capolavoro,

che in ogni giorno aggiunge o toglie,

fino alla perfezione.

Ma è finzione.

Un cavallo è nel recinto,

gli zoccoli impazziti,

divelto ogni steccato,

lacerato ora galoppa,

ed il tempo con lui,

tra impennate ed orizzonti spenti

ed i suoi nitriti di paura.

Ora mi nascondo.

3 pensiero su “Il cavallo”
  1. Mi immergo nei tuoi versi, pur sapendo che non tornerò mai a galla. Ma non importa.

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