Una goccia!
pura, vera, cristallina.
E delicatissima.

La puoi sfiorare,
ma solo col pensiero.

Toccarla è egoismo,
poiché se la tocchi scompare.
Non vale così tanto,
l’effimero piacere di un attimo.

Però,
se riesci a planare per raggiungerla,
puoi chiederle di unirti al suo tuffo.

2 pensiero su “Gocce… di pioggia”
  1. Sì non va toccata, sarebbe sciupata. Con le ali della fantasia si può unire i nostri pensieri a quel piccolissimo rigagnolo d’acqua che può arrivare fino a congiungersi col mare.

  2. Mi fa pensare ad una metafora. E se è quel che penso (ho letto tutte le altre tue poesie), è un pensiero galante, pieno di delicatezza. Perché una donna è innanzitutto un’anima. Tanto più dura fuori quanto più delicata dentro. Arrivare al cospetto del suo spirito senza la consapevolezza di doversi muovere in punta di piedi, significa farle del male.
    Bravo. Ma alla fine ricordati, che le cose vanno dette. Altrimenti non lo saprà mai. E il non saperlo, chi lo sa? Forse le potrebbe dispiacere.

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