Vorrei scrivere una poesia
prima che le idee volino via
da questo loco ignoto
al fin di recarsi al perpetuo vuoto,
al cielo, universo a noi più noto.
Vorrei scrivere una poesia,
ma già so che la butterò via,
giacché gli studi miei non son abbastanza,
giacché furon loro a chiudermi in ‘desta stanza:
le pareti vivono e i lor occhi mi giudicano,
ogne tentativo di sfuggir loro fu vano,
acciocché dapprima mi rassegnai
ed ivi trovai rifugio.
In rinuncia,
sapore amaro di codàrdia.