Vieni:
la sera s’appresta.
La minima pioggia t’incalza,
fingendosi grossa.
Pazienta.
Torna.
Ricanta.
Fronde s’allarmano da rami flessuosi “tempesta!”;
è appena vento,
ma tentano.
“Torna!”,
battiti in volo. E in fuga.
Riplana la coda volata.
Domanda.
Conta.
T’attende quest’aria, ora ferma in respiro rappreso.
Torna.
Ritorna.
È vita sospesa.
Sospira.
T’attende.