Se chiudo gli occhi…
…vedo il tuo sorriso.
Un sorriso dirompente che hai dentro
e che trasuda da ogni cellula della tua pelle.
Già, il sorriso.
Parte integrante della tua voglia di fare, disfare, improvvisare, lettera e testamento, che emoziona e contagia chi ti è vicino come un virus letale.
Il sorriso, il lato più bello del tuo carattere.
Il sorriso, il lato più pericoloso del tuo carattere.
È come un imprinting, un flash. Una volta abbagliato sai che non vuoi più fuggire.
Effetti collaterali che adoro…
Quando ti sto vicino ho sempre voglia di essere allegro, sparisce ogni qualunque forma di tristezza e sono sommerso dalla voglia di essere libero.
Effetti collaterali che detesto…
Quello che odio sinceramente di più… il bisogno fisico delle tue coccole. lo odio! lo odio! lo odio!
Una cosa brutta…
Vedere scomparire il sorriso e la tua voglia di vivere.
Una cosa che non capisco…
Ma come fai a farmi scoprire il piacere di cose che non avrei mai fatto o che detestavo?
Vorrei poter sfruttare anche in futuro questa tua peculiarità. Chissà, magari domani mi chiedono di provare un’esperienza gay passiva, recitare il rosario, o mangiare la verdura… non ce la posso fare da solo.
La donna, come essere biologico…
Nulla da eccepire. La mamma ti ha fatto davvero bene.
Oddio, non è che sei tutta questa bellezza… più che altro un tipo, direi.
Analizzando il complesso non emerge nulla di notevole… mediocre.
Certo, eviteremo qualche incidente stradale se quegli occhi fossero nascosti da una benda o se il seno fosse più spudorato. Già, le eccelse. Non ti urlano mai sguaiatamente, bisbigliano; le intravedi, le perdi, le ritrovi, e ti perdi.
Ma sono i dettagli insignificanti quelli che ti fregano. Prendi ad esempio la pelle. Uno spaccio di droga legalizzato. Se ti avvicini e la annusi sei fregato.
La Donna…
Forte nella vita reale e tremendamente fragile nello stesso tempo.
Dai la bellissima sensazione di dover essere protetta e coccolata in continuazione. Ma sei tu che porti i pantaloni in casa e fuori! Oddio… le gonne, corte aggiungerei, ti stanno divinamente meglio.
Gestisci la vita di tutti i giorni come un treno, tra famiglia, amiche, lavoro, figlie, vecchi e nuovi amori.
Poi ti perdi improvvisa, come se ti fossi affacciata su te stessa non trovando risposte che non cerchi e non vuoi realmente. Perché cercare risposte inutili. Prendi e godi ora quello che vuoi senza preoccuparti di chi non capisce.
La donna, come oggetto sessuale…
…passo, penso che scriverò un libro sull’argomento.
Una cosa che fa male…
Sentirti allontanare.
Una cosa meravigliosa…
Averti conosciuto.
Una cosa che non rifarei…
Farti piangere, come è successo nella nostra prima vacanza.
Una cosa che rifarei…
Conoscerti… mille volte!
Perché ti adoro…
Non lo so, non c’è spiegazione razionale.
Mi piaci così come sei, non un sorriso in più, né una ruga in meno.
Insomma, ma che ritratto è?
Somiglia al ritratto di Dorian Gray… lo guardi affascinato non capendo il perché… e lui ti regala gli anni più belli in cambio di un’anima che non senti più tua.
Bellissima un inno all’amore!
Un testo di piacevole lettura, ben scritto e molto originale. Mi piace particolarmente la conclusione, dove dici che ti ha rubato l’anima 🙂
Bellissima dedica