Una vasca di bianco marmo
e pesci rossi.
Una piazza
e intorno
come un girotondo
monumenti di bronzo
ai caduti.
Giocano allegri bambini intorno
nell’estate di sole
di giochi
e schiamazzi
fra i mercati.
Solo il manto stellato
accoglie il riposo
e la tregua al gioco
là, nella campagna libera
dimora dei nonni.
Ricordi lontani in un passato
di vacanza
fra ginocchia sbucciate
e risate di sale
mescolate a lacrime che sporcano
guance abbronzate
e perle indossate su un collo
che affida
alla testa
il passato colorato
di un Mondo
ormai andato.
Quanto sono belle le estati dell’infanzia, dove il tempo spazia davanti, infinito.
Le giornate non hanno mai fine, e i giochi, sempre gli stessi, semplici e ingenui, non annoiano mai.
X Raffa
grazie del passaggio di lettura.
Sandra
Grazie per questa bella poesia che mi ha permesso di ricordare la mia infanzia…
x Carlo Silvano
Grazie per aver apprezzato.
Sandra