Questa sera appesa al fumo di una sigaretta; cerchi che si alzano incerti e regolari guardo ammirata. Gli strani suoni che giungono dalla strada sono solo passi veloci che si affrettano nel buio, guardinghi e provocatori. La luna filtra i suoi raggi attraverso i vicoli, gettando polvere di luce su angoli scuri, giocando con gatti sornioni che furtivi si muovono nell’oscurità della notte. La luce dei lampioni stanchi allunga le ombre in spazi racchiusi in un cerchio di mondo, mentre una leggera nebbia si alza silenziosa, monotona, grigia. E’ un silenzio profondo quello che ascolto, è la voce assordante della notte quella che sento. Il fumo della mia sigaretta si impone, caldo, nella staticità che ruota intorno. Gli occhi si chiudono. Respiro a fondo il nulla che mi circonda, ascolto. Ascolto. Vortici di pensieri improvvisi rotolano sui pendii della mente, giù per la discesa scoscesa rotolano. Il vento improvviso e dolce si alza, a spettinare capelli di rame; volare non è, e nemmeno cadere. Forse.. respirare.

 

4 pensiero su “Respirare”
  1. Si respira tristezza e solitudine; a volte la sigaretta può essere una grande compagna, ma ricorda, la luce del giorno, rende tutto più facile,
    perchè di giorno la testa lavora, mentre la notte, ragiona.
    Un saluto.
    sandra

  2. Con poche righe fai vivere un’emozione, un momento di vita, un’intimità tra te e la notte, tra te e te stessa e attraverso le tue parole, vivo la mia intimità e la mia solitudine che ogni tanto si affaccia in questa vita.
    Bello
    Elisa

  3. grazie Anna, grazie Sandra per i vostri commenti. A volte è necessario fermarsi un attimo, cercare di capire. O forse fermarsi e basta. E’ un bruttissimo momento per me, solitudine e tristezza, conseguenze di una situazione incresciosa che non dipende da me ma nella quale mi trovo inglobata mio malgrado. So che tutto però ha una fine. E un fine.
    Buona Pasqua.
    Mary

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