Questa mattina una sconsolata
Luce disegnava il mare
Nei pressi dell’orizzonte mattutino.
Aurora scultrice, quel tuo rosso fuoco
Abbraccio come un dono,
Sulle braccia poi lo distendo
E in punta di piedi al mondo intero
Lo rilancio.
Sino all’ultimo uomo, all’ultima
Sponda del suolo madre,
E ancora oltre
La tua luce voglio immaginare
Sospesa nell’aria di un nuovo mattino.
Come una mano da tendere
Verso colui che con me
All’unisono respira,
Che così lontano da me
Un pensiero mi rivolge
E nel lontano futuro che
Ci divide, vede il mio volto
Riflesso nei suoi occhi
Come una lacrima di un
Qualcosa che già è avvenuto
E perso nel tempo per sempre.
Bellissima, non sai quanto mi ci ritrovo…
E’ meravigliosa, una sensazione di infinito fuori e dentro….
Complimenti.