Piove
sull’asfalto,
sui marciapiedi,
sui passanti e sugli ombrelli controvento,
sulle auto in sosta e quelle in corsa,
sui palazzi, sulle case,
sui balconi e sulle finestre chiuse.
Piove
e tutto risuona di lei…
tutto,
ogni cosa.
La stanza,
la semioscurità…
questa stessa solitudine.
Tutto sa di lei,
di quell’acqua fresca e pura
che in fitte gocce cade e tutto
bagna.
Ed io
ferma davanti alla finestra,
con le mani in tasca e
silenziosa,
guardo i rivoli di pioggia
scivolare lungo i vetri,
il mondo fuori diventare liquido
e il mio riflesso,
la mia stessa esistenza
diventare liquida.
Anch’essa.
Senza una parola,
senza un pensiero,
una forma,
un’identità.
Niente di niente.
Ma solo pioggia
pioggia e ancora
pioggia.
Complimenti, veramente bellissima… Mi sono sentita anch’io dietro quel vetro a guardare i rivoli d’acqua…
un inno alla pioggia che tutto lava, purifica, trasforma mentre la poetessa si divide in mille rivoli di pensieri e sensazioni….
Molto bella la tua poesia! Complimenti.
Tilly
Scrivi di tristezza e malinconia, scrivi di solitudine…. e come un mantello me le sento addosso.
Brava
Elisa
Brava anche se la tua lirica con alcuni accorgimenti poteva essere veramente grande, ciao…
Grazie a tutti per la vostra attenzione.
Ciao…
Pioggia e solo pioggia, mi sembra di vedere tante lacrime, ma dopo la pioggia ci sarà tanto sereno, e tu ti sentirai rinascere.
Grazie Nuvola. Ti devo dire che qualcosa dentro di me si sta cominciando a muovere… in positivo. Non so cosa ma sento qualcosa di buono. Un bacio.
Molto bella l’esistenza (e l’insistenza) della pioggia, come la tua poesia.
Ti ringrazio nuovamente Maren… Veramente di pieno cuore…
Un abbraccio!