La prima vittima, un’anziana donna, la prese coll’inganno: “Mi aiuti per favore”, le disse, attirandola nel buio, poi le mangiò il cuore.

Per seconda, una hostess scelta sulla banchina, tra la folla, una spintarella sui binari e via, carne rosa divenuta colla.

La terza, ancora un gioco da bambini, bionda autostoppista, oramai cibo per cani.

Venne la quarta, azzurri occhioni adolescenti, l’uccise a morsi, le strappò i sogni con i denti.

Poi quinta e sesta, alunna e maestra elementare, sesso rubato e tuffo in fondo al mare.

Per ogni morte, fremendo di piacere, ascoltava il suono della vita evaporare.

Infine giunse lei, bella, misteriosa, provocante; l’incontrò di notte, lo volle come amante.

Ma quando, dopo l’amplesso lui alzò la lama per colpirla, fu un istante troppo lento, i canini assetati di lei lo consumarono nel vento.

20 pensiero su “La settima preda”
  1. Quasi una filastrocca da giallo alla Agata Christie.
    Un’idea originale.

  2. Bella! Non si perdono 3 ore in particolari noiosi.
    Dritta e agghiacciante con 1 finale lugubre ma quasi soddisfacente. 😉

  3. Complimenti, non hai perso tempo a descrivere tutti i luoghi, le caratteristiche fisiche e comportamentali dei pesonaggi minuziosamente andando subito al dunque!! Un pò corta ma bella davvero questa storia. 😉

  4. Troppo fico!!! Però non ho capito chi era quello che mangiava le persone…

  5. Bello, non sei stato a spiegare tutti i minimi dettagli, sei arrivato subito al dunque!

  6. Semplicemente fantastico!!! Complimenti!! Un’idea originale per passare una serata di halloween all’insegna del vero terrore!!! SiMO

  7. Miticaaa!!! Mi ha fatto venire i brividi!!! Dritto al dunque senza stupide descrizioni. Miticooo!

  8. Cavoli!!! Fosse l’inizio di un film faresti affaroni! Bella. Mi piace

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