Tramonto,
in tempo di solstizio.
Quello invernale;
quando i giorni,
appena nati,
si affrettano a morire.
Poiché lesto il tramonto
recita il requiem
di un’alba stentata,
da poco emersa.
Raggi di sole,
pallidi ed eroici,
vincono l’assedio
del cielo di inverno.
Come pensieri
oramai morti,
che non si rassegnano
al triste fato.
Cocciuti,
la coltre di gelo
affrontano.
Inesorabile,
ad uno ad uno li spegne;
ne respinge il calore.
Troppo lontana
l’estate.
Troppo lontano il tempo
da cui quei pensieri
sono rapiti.
Non torneranno.
Chissà.
È dal solstizio di inverno, che i giorni rinascono ogni volta.
(che nick … particolare … che hai)
Uh!
Come no!
Fra un po’ c’è l’equinozio di Primavera. Nonostante l’epidemia, la vita rinascerà. Sta già rinascendo. Le giornate sono più lunghe. E anche la tua bella ti sorriderà. Ne sono sicura.