La strada che da te m’ha separata

È lunga e torta e nessuno l’ha spianata:

 

Ricordo che è iniziato in una sera:

sul bivio c’era scritto “vai di qua”

ma i fiori e l’aria a primavera

chiamavano il mio corpo per di là.

Ricordo che correvo disperata,

le luci intorno non mi risvegliavano,

volevo rimanere innamorata,

e il senno e la ragione non mi consolavano.

A un tratto in una scritta lì impiantata,

ho letto: non sei più desiderata,

e il vento col suo fare da pirata

m’ha preso stretta e via m’ha trascinata.

Aiuto mi gridava forte il cuore:

lasciatemi sperare nella vita

e poi ci siam giurati eterno amore:

ti prego non lasciar che sia finita.

… Ma poi, abbandonata sul sentiero,

ho visto un uomo lasciato dall’amante.

Un attimo e lui non mi era più straniero:

l’amore è rifiorito in un istante.

Un muro che si sfalda lentamente

ben presto viene su ricostruito

chissà che non resista eternamente

e non che crolli sfiorato con un dito.

 

Un pensiero su “La strada”
  1. è proprio una bella poesia, secondo me hai un bel futuro se vai avanti così complimenti.

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