I messaggi del cuore sono a volte così forti ed arrivano come un temporale senza nuvole ad inondarti le giornate.
In una serata d’inverno leggevo racconti sul web, avvolta in un caldissimo piumone e ce ne fu uno che mi appassionò molto, tanto da decidere di contattare l’autore.
:-Ciao! Tu non mi conosci,ho letto il tuo racconto e sono ancora qui a cercare di dare un volto a quelle parole!
Aveva un modo di scrivere molto coinvolgente, che ti teneva legato al racconto fino alla fine, con una buona padronanza delle parole, ma descriveva l’amore come se alla base di tutto ci fosse solo attrazione fisica.
Una maniera molto riduttiva di esprimere questo sentimento, essendo una donna passionale e molto sensibile non potevo chiudere gli occhi davanti a tanta superficialità.
Incominciai a leggere tutti i suoi racconti, travolgenti, appassionanti, fantasiosi, ma privi del vero sentimento confuso con una forte carica erotica.
Decisi di cercare di mostrargli la sottile differenza tra realtà e fantasia e che a volte tra voler realizzare e il realizzato il tratto è breve.
Ci scambiavamo molte mail dove io criticavo le sue opere, provocandolo anche duramente e lui a volte sembrava divertirsi a contrastarmi con le parole, in altre occasioni era molto piu arrendevole.
Io ferma sulle mie opinioni e lui che cercava in tutti i modi di mostrarmi i lati positivi del suo pensiero….sembravamo il diavolo e l’acqua santa.
Poi ad un tratto piu nulla, quando decisi di mandargli un biglietto di auguri virtuale per Natale e lui mi rispose
:-Mi sembra riduttivo sentirci solo per Natale, Pasqua e tutte le feste comandate…..anche se non sopporto questi rituali, ti ringrazio e faccio tanti auguri anche a te.
Di sicuro un messaggio che faceva trapelare il desiderio di continuare a sentirmi, forse lo avevo colpito perchè gli davo motivo di tirar fuori i suoi sentimenti.
Nonostante la sua posizione su certe cose, non demorsi e gli mandai un biglietto d’auguri per il Capodanno e la sua risposta non tardò ad arrivare con un altro biglietto che raffigurava un angelo nelle braccia di un diavolo….era una provocazione alla quale non potevo non rispondere.
:-Ti ringrazio, sei stato gentile.Con questa immagine pensavi di rispecchiarci?Se è così, per certi versi ci sei riuscito!
Lui aveva un’immagine di me fredda, gelida, che non dava spazio alla dolcezza ed alla sensualità, tesa alla critica spietata e senza via d’uscita, incapace di provare emozioni particolari.Quando ad un tratto volle mettermi alla prova.
:-Vieni via con me? Ti porto a Parigi!
Queste parole mi colpirono come un tornado togliendomi il respiro, investita da un mare di sensazioni mai provate prima.Non riuscivo a realizzare una risposta razionale, istintivamente gli avrei detto “anche subito”, ma dovevo rimanere lucida… il problema era convincere il mio cuore.
:-Io posso essere molto dolce,sensuale e passionale, piu di quanto tu possa immaginare… ma non vengo con te a Parigi, sei pericoloso!
:-Mi fa piacere parlare con te e vorrei che continuassi a giudicare i miei racconti, trovo le tue critiche molto costruttive
:-Quando vuoi,io sono qui.
Da quella conversazione i toni cambiarono, lui mi lasciava sempre dei maessaggi molto particolari dicendomi che l’avevo cambiato, che non credeva piu esistesse un modo di vedere l’amore così come lo vedo io.
Ormai le mie giornate non iniziavano se non c’era un suo messaggio dolce ad accogliermi ed ero ansiosa di poterlo fare mio e di rispondere con tutta la tenerezza che il suo cuore meritava e che il mio voleva offrirgli.
Dopo un po tutto questo non mi bastava, volevo conoscerlo meglio, volevo che le mie parole gli arrivassero rapide, dirette…..forse volevo solo sentirlo piu vicino a me.
Gli proposi con timore di parlare in chat, speravo mi dicesse di si felice di aver compreso le mie motivazioni……..lui accettò.
Stavo rischiando di dargli una cattiva impressione di me, ma ero certa che le nostre conversazioni sarebbero state diverse, piu reali, piu vive.
:-Ho bisogno di te….non faccio altro che pensare a te e le mie giornate sono vuote se non riesco a parlarti almeno una volta.
:-Queste sono dichiarazioni d’amore ed io non so se sono pronta per dire che ti amo
:-Io ti amo tanto e mi manchi da morire, vorrei tenerti vicina per stringerti, per baciarti!
:-Anch’io ti penso sempre e non riesco a toglierti dalla mente. Cerco i tuoi messaggi in ogni momento e non so cos’è……
:-Ascolta, voglio darti il mio numero di cellulare, vorrei sentire la tua voce anche solo una volta.
:-Io non so se……….
Mi rigirai quel numero fra le mani per un giorno intero, avevo paura, non sapevo se stavo facendo la cosa giusta,la realtà che non volevo accettare era che mi stavo innamorando e mi sentivo come un’adolescente al primo appuntamento, confusa, impacciata.
:-Ciao!sono io
:-Ciao!Che bello sentirti. E’ così strano, scusami se non so dirti le cose che ti scrivo ma sono emozionato.
:-Si anch’io non so cosa dirti, però è piacevole!
Il nostro imbarazzo era reciproco e non riuscimmo a dirci granchè, eppure non essendo piu alle prime armi la complicità tra di noi sarebbe dovuta essere spontanea.
Da quel giorno ci sentiamo al telefono piu spesso di quanto immaginassi io stessa e la nostra passione è venuta fuori prepotentemente.
Ho imparato a lasciarmi andare nelle braccia di un amore senza pari.
:-E’ così bello parlarti e poi vederti accanto a me anche se non ci sei!
:-Stringimi forte fammi sentire da lontano il tuo calore!
:-Se chiudo gli occhi per un attimo sei nei miei sogni per sempre!
Un amore come nessuno, un amore con la A maiuscola, un sentimento così profondo che non può essere visto, che non potrà mai essere capito.
Come ti capisco…..mi è successo la stessa cosa….solo che poi siamo passati alla realtà ci amiamo più di ogni altra cosa al mondo …con due piccole difficoltà pero…la prima è stata diciamo quasi sconfitta..la seconda ci stiamo provando…Ma mai come adesso io sono riuscita ad amare cosi….
Bravissima, come sempre giudico il racconto e non il contenuto (non amo profanare il diario, anche quando si tratta di pagine condivise), scorrevole, struggente senza mai scadere nel romanzetto. Brava, brava davvero. Complimenti da un vecchio “narratore” romantico. Una rosa.