Prima di inizare a digitare qualsiasi cosa su questo foglio bianco, ho sbirciato tra le categorie per capire tra quale di queste catalogare ciò che vado a scrivere. Mi sono resa conto di poterlo sottoscrivere a più di una categoria, ma una in particolare ha captato la mia attenzione: racconti surreali! come altro definire se non così la nostra storia?
Volevo scriverti qualcosa qui da diverso tempo, da quando le emozioni e le sensazioni causate dalla tua scomparsa erano tanto forti da non poter non immaginare di riempire pagine e pagine di parole. Oggi va meglio, il fiume in piena che travolgeva tutto ciò che avevo dentro, sta pian piano tornando nei margini, sta rientrando nel suo letto e io riesco a parlarti in maniera più lucida e razionale. Quella razionalità che avevo perso nel momento in cui la mia anima e la tua si sono incontrate.
Oggi è venerdì e, come ormai tanti venerdì fa, il mio titolare è seduto alla scrivania di fronte alla mia, cosa che avviene raramente. Fischietta anche oggi, ma non è la nostra canzone. Forse anche lui ha capito che tu non verrai. E’ un motivetto che non conosco, che non ci appartiene, ma che inevitabilmente mi riporta indietro di qualche settimana. Mi sembra oggi, no, non ieri ma oggi! io ho il telefono skype nascosto tra le gambe per non farmi sgamare, tu sei dall’altra parte del telefono e mi scrivi in chat cosa stai dicendo… si sembriamo 2 matti… ma quante volte dopo quel venerdì abbiamo parlato al telefono e ci siamo contemporaneamente anche scritti? quasi in un desiderio inarrestabile di sentirci vicini in ogni modo, con tutti e 5 i sensi… giorni surreali davvero.
La mia anima inquieta era in cerca di chissà cosa, vagava senza meta in mezzo alle intemperie, ad un tifone che lei stessa aveva causato per poter sfuggire a quella quotidianità in cui si sentiva imprigionata. Tu non facevi parte di nessun progetto, di nessun disegno… solo il caso ti ha messo sulla mia strada forse per offrirmi un porto sicuro in cui approdare. E io mi ci sono fiondata con tutta me stessa! ma in quel porto non mi sono accontentata di trovare riparo… No! come mio solito io quel porto volevo scrutarlo, scoprirlo, conquistarlo, farlo mio… perchè avevo capito dal primo sguardo il valore di quel posto. Lo avevo capito a pelle, sentito, mi era entrato dentro e non potevo permettere a nessuno di privarmene. E allora ecco la mia furia scaternarsi di nuovo. Non ho avuto la pazienza di esplorare pian piano tutti gli anfratti di quel posto, non ho avuto la pazienza di inoltrarmi in punta di piedi nelle cavità nascoste, non ho chiesto permesso a chi in quel posto ci abitava già, con le sue abitudini, i suoi tempi, i suoi spazi, i suoi confort… io ho avuto la presunzione di credere che quella persona avrebbe accettato a priori la mia presenza così improvvisa e inaspettata e sarebbe stato pronto a farsi stravolgere la vita da me.
E così ho rovinato tutto! quello è stato l’inizio della fine. C’è stato un terremoto, ma che dico terremoto… la solita esagerata! c’è stato solo uno scossone, si un minimo e secco scossone e la piccola palafitta che avevo costruito in quel porto per dormire appena un paio d’ore a notte è caduta a pezzi… e quei pezzi non c’è stato più modo di rimetterli insieme! l’incantesimo era finito… e io ero rimasta lì impotente, con dei pezzi di legno in mano, a contemplare quello sfacelo che io stessa avevo causato.
A volte mi fermo a pensare e mi machi tanto!! più di ogni ragionevole immaginazione!! io non ho avuto la pazienza di entrare pian piano nella tua vita, come invece hai fatto tu. Era come se stessi bevendo un cocktail nuovo per la prima volta. Ti ho sorseggiato all’inizio con diffidenza e paura, ma, subito dopo il tuo sapore mi è piaciuto talmente tanto da non riuscirne più a fare a meno, da cercare quel sapore per tutto il giorno e tutta la notte, senza ritegno, senza sosta… ne volevo sempre di più e subito, ti volevo con tutta me stessa e non ho fatto niente per non fartelo capire! perchè il tuo sapore, la tua freschezza, le tue parole, il tuo tutto rinfrescavano la mia anima donandole nuova vitalità, nuova speranza, nuove emozioni, nuovi brividi…
Ma proprio quando ero ebbra di te… sei scomparso lasciandomi in uno stato strano, quasi confusionale. Mi sembrava di aver perso un punto di riferimento importantissimo e vitale ma al tempo stesso, razionalizzando, mi chiedevo quando e come tu fossi realmente entrato nella mia vita… e da qui l’aspetto più surreale della nostra storia! Non ci siamo mai cercati, ci siamo semplicemente e casualmente incontrati! abbiamo lasciato che uno entrasse nella vita dell’altro come se in realtà ne avesse fatto parte da sempre… o almeno queste sono le sensazioni che ho provato io! Avevi ragione quando mi hai detto “ci comportavamo come una coppia senza esserlo!” ma ti dispiaceva così tanto? a me per niente! mi sentivo davvero parte integrante della tua vita, volevo condividere tutto con te e sapere tutto di te, a solo per sopperire alla lontananza che ci impediva di conoscerci in altro modo. Se ci fossimo consociuti di persona, in un bar o chissà dove, io lo so, sarebbe stato tutto diverso! I tempi sarebbero stati quelli giusti, gli step anche, li avremmo fatti insieme uno alla volta, e mi avresti scoperta piano piano… e invece, più la data della promessa si avvicinava, più sentivo l’urgenza di farmi conoscere, quasi per convincerti a venire qui per forza, volevo tu non riuscissi più a fare a meno di me… volevo tu venissi qui con l’unico scopo di rapirmi… com’era scritto in quel benedetto urlo a cui solo tu hai risposto!
Le nostre strade si sono incrociate per un breve periodo, ma talmente intenso per me da non poterlo dimenticare! Le notti “insieme” sono state le più belle e speciali della mia vita, nonchè le più corte; i giorni passati aspettandoti, infinitamente lunghi… ogni mattina mi alzavo con il desiderio fosse già sera per averti tutto per me! di giorno eri del tuo amato lavoro, ma di notte… solo mio!
Mi hai chiesto di continuare a vivere la mia vita, senza più aspettarti. Effettivamente avevi ragione, mi stavo annullando dietro al pc, aprendo e chiudendo la chat nella speranza ogni volta che il baffo fosse verde e non rosso… Sono stata male ma, dopo la nostra ultima conversazione, illuminante come sempre, ho deciso di riprendere in mano la mia vita! Ho deciso di dare un’altra chance alla persona che dice di amarmi, ma non perchè lo dice lui, o perchè il suo amore debba bastare per entrambi… no! ho deciso di dargli una possibilità perchè, in fondo al mio cuore, è quello che ho sempre voluto! Ho provato a combatterlo questo sentimento, a cercare in altri quello che non aveva lui e… lo avevo trovato solo in te! tu per me eri la perfezione, e lo sei ancora, un bella scatola con uno splendido contenuto! tu non sei solo bellissimo fuori, tu sei stupendo dentro!! il tuo aspetto fisico forse è la cosa meno bella che hai!! la tua anima… quella si che è meravigliosa!! la tua testa, il tuo modo di fare, le tue espressioni, i tuoi sorrisi, la tua voce, i tuoi pensieri, la tua maniera di comunicarli e insieme celarli… non c’è nulla di te che non mi piaccia! avrei fatto follie per te, non mi nascondo!!! e ringrazio il fato di averti messo sul mio cammino perchè mi hai insegnato tanto! se dovessi scegliere un maestro di vita, farei sicuramente il tuo nome! tu sai come parlarmi, tu sai come calmarmi, tu sai come farmi ragionare, tu sai come prendermi… tu forse mi conosci meglio di chiunque altro! tu trovi sempre la parola giusta, il modo giusto, l’accento giusto… tu sei tutto giusto, anche nei tuoi introvabili difetti!
Mi mangio le mani! è colpa mia se non hai mantenuto la tua promessa e se non ci siamo mai conosciuti! e si, perchè, sembrerà strano a chi avrà avuto la forza di arrivare fino a questo punto, ma noi non ci siamo mai conosciuti! siamo l’esempio vivente della virtualità! potevo mai io innamorarmi di te, senza consocerti? eppure si! lo ammetto: penso sinceramente e profondamente di aver provato per te un sentimento talmente sconvolgente, assoluto, alienante, totalizzante… da poterlo chiamare amore! e avrei voluto tanto, con tutta me stessa, che potessi riuscire a sentire anche tu questo mio sentimento, tanto da convincerti a fare qualcosa per annullare la nostra distanza…
Oggi credo di essermi alzata e, come ti dicevo prima, ho deciso di continuare da dove avevo lasciato qualche mese fa! non sto scrivendo sulla stessa pagina! quella l’ho chiusa con un bel fullstop! ho girato pagina e ho rincominciato a scrivere con inchiostro nuovo. Ora dovrebbe andare meglio…
Tuttavia mentre scrivo questo libro, ce n’è un altro che ho iniziato a leggere e che spero di continuare a leggere: parla di un ragazzo e una ragazza… lui è bello come il sole, è dolce, è premuroso, è attento, è spiritoso, è gentile, ama il suo lavoro, parla bene, dice sempre le cose giuste al momento giusto… lei è sicuramente meno bella di lui, ma tanto buona e altruista (fin troppo, dice lui), allegra, scassapalle, pignola e testarda, ma anche tanto dolce… lui abita a Roma, lei è di Bari… una volta le loro strade sono state tanto vicine da unirsi, per un attimo, così breve da fargli credere però che sarebbe stato eterno! il destino poi li ha divisi di nuovo! ora sono amici, si sentono mlto meno di prima, ma lui è sempre nel cuore e nella mente di lei, anche se si sta rifacendo una vita… lei non sa se per lui è lo stesso… ma lei un giorno gli ha chiesto: “perchè sei li’?” e lui le ha risposto “perchè per ora, alla pagina che stai leggendo, io sono qui! ma il finale non è ancora stato scritto”. Forte di questa risposta lei va avanti, sperando sempre che, alla fine del libro potrà esserci un lieto fine che li veda finalemnte uniti, vicini e felici insieme!
Ti ho aperto il mio cuore come sempre! ultimamente non riusciamo a sentirci più come prima né a passare più tanto tempo insieme… ma tu sei sempre dentro di me… Ti Voglio Bene Davvero e spero davvero in quell’ “HAPPY END”!! non abbandonarmi mai…
P.S. grazie per tutte le volte in cui mi hai sostenuto e sorretto, ridato il sorriso, e ascoltato! ora mi sono alzata e mi sono resa conto che non avrei potuto chiedere miglior sostegno se non TU!
Ben scritto.
Solo qualche errore di battitura ed un equivoco uso dei pronomi personali (per chi vuol scrivere è cosa importante).
Leggendo mi sono fatta, forse a torto, l’idea che l’autrice del testo sia una persona giovane e mi vado chiedendo se l’argomento sia autobiografico.
Non deludermi: non aggiungerti al lungo elenco delle poveracce che si innamorano in internet, costruiscono un castello di carte virtuali e, al crollo dello stesso, ripiegano su un povero cristo vero che le ama davvero, ma che è un cornuto virtuale e per sempre inadeguato al confronto con un modello irreale.
E’ come innamorarsi dell’attore cinematografico, del divo del fotoromanzo (esistono ancora?), del personaggio televisivo, del protagonista di un libro.
Non è saggio far passare questo messaggio.
Mai “ripiegare” sulla realtà: è crudele verso gli altri e verso se stessi.
Carissima, la tua é una piacevole lettura con qualche errore di battitura che capisco benissimo.
Per quanto riguarda il contenuto, personalmente non condivido questi incontri. Sono una donna matura, anche di età, e non giovane come te, ma francamnete, per quanto mi riguarda, sono sempre stata affascinata dalla mente dell’altro sesso più che dal fisico, ma ho sempre avuto bisogno di osservare dietro le parole, lo sguardo e interpretare tutto attraverso il volto e gli atteggiamenti. So che si può rimanere affascinati anche dalla penna di una persona, ma credimi l’interpretazione di un volto, il sorriso, il tatto arriva anche a guardare il cuore e a volte non basta, pensa, in questo caso, com’é lontana la scrittura. Esci e osserva intorno.
Con simpatia, non me ne volere.
sandra
Bello e originale. Non è il primo testo che leggo sugli innamoramenti virtuali e, data anche la cronaca recente (il ragazzo di Firenze detenuto a Londra insieme al padre dove era andato per incontrare una ragazza conosciuta su Internet con cui stava costruendo un’amicizia molto seria e sospettato di volerla rapire) devo ammettere che forse il mondo sta cambiando anche per quanto riguarda il modo di fare conoscenza. La cosa mi intristisce e spero che i miei incontri restino reali, in luoghi concreti dove è più difficile aprirsi e scoprire quali sono gli interessi comuni perché non si è al riparo ognuno in casa propria davanti al pc a ponderare per fornire descrizioni selezionate di caratteristiche di prima scelta. Innamorarsi é facile ma conoscersi è e deve essere un lavoro, difficile e lungo. Detto questo il tuo racconto mi è piaciuto, rivela ottime capacità di scrittura e una certa abilità nell’immaginare le situazioni. Con la difficoltà in più di non poter, date le circostanze, descrivere a fondo il personaggio maschile.