Sembrerà una nuvola

il tempo flebile al raggio di luce,

che copre mille colori,

ovunque io vada.

Basterà questo amore

a vacabondare solitario

in una notte

nel luogo speciale del cuore

del primo bacio

a labbra schiuse,

a farci sentire il respiro di noi.

Il suono di “ti amo” ripetitivo

ad ogni sospiro,

dolcezza ad ogni tocco,

che ci abbraccia in silenzio… magia

di luce imprigionata solo dentro me.

Se potessi amore mio,

rubare dall’arcobaleno

il sentimento del cuore,

che sfuma all’alba un grigio

sulla lacrima tinta di rosso.

Ti ritroverei ovunque io vada,

incastonato nel profondo

del mio sorriso,

che brilla al buio dando luce

alla notte… in ricordo di te.

Nota.

Le storie d’amore possono finire. Poco male quando la cosa succede da entrambe le parti e ci si lascia di comune accordo. Quando invece si è lasciati, allora non è più un semplice dolore: l’angoscia di essere abbandonati può divenire una vera malattia, una frattura che spezza la vita in due (prima e dopo l’abbandono), lasciando svuotati e confusi.

2 commenti su “Ovunque io vada”
  1. Perlomeno è servito a partorire questa bellissima perla, complimenti

  2. Comunque sia, è vero che il sentimento ha partorito una bella poesia che sarebbe giusto venisse raccolta dalla persona a cui è stata dedicata, ma gli amori a senso unico, purtroppo, non portano da nessuna parte e meglio quindi, dirottare il cuore e la testa altrove, là dove qualcuno sa apprezzare.
    Sandra

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