La piazza del paese
Così larga agli occhi di bambino
Appare,
Antica
E ancora spoglia
Batte un’ora di meriggio
Il campanile eterno di pietra.
Due moto a voce alta
Passano, poi
Il Silenzio
Si riprende la parola.
Lì davanti, il lavatoio
Si sente l’acqua che va
E il frusciare delle spazzole
Nel vecchio stanzone.
E un coro alto duro e vellutato
Che è lento,
È giusto
È sano
Toh, c’è anche sua madre
Lava qualcosa che sa di fatica
Ma profuma
Di fresco e di buono.
Lei pure, canta
Poi si gira
Vede il suo figlioletto all’uscio
Gli sorride
È un po’ stanca
Gli dice: Che cosa fai qui
Vai, aspettami a casa
Lui zitto obbedisce,
Se ne va
Ci ripensa, a quel profumo.
In uno sguardo serico e antico
Un giorno, come d’un vecchio amico
Se ne ricorderà