Ora l’autunno vi abbatte: in terra,
Fradicie e sconfitte, giacete.
E mentre la morte vi tira per i capelli,
Proprio voi,
Proprio voi donerete all’uomo
I vostri colori più belli
Ora torna la Primavera: eccovi,
Pronte a rispuntare!
Vento tiepido, allegro fruscio
E una piccola fitta
Di femminea gelosia:
Il ramo vicino è più ricco!
Nella luce dei prati dal sole inondati
O cupe nell’aria fresca di bosco,
Sempre ci siete.
Voi non potete parlare, eppure
A modo vostro…
O multiformi figlie del verde!
Parlate voi agli uomini.
Sono tanto distratti, ma
Se vogliono sanno ascoltare
Li troverete: saranno loro
A camminare fino a voi
Dite loro: Uomo, perché ti lamenti
Se non ti va come pretendi?
Uomo, guarda la mia vita:
Non è come la tua
La stagione è appena cominciata
E io, ecco
Mi sento già vecchia
Eppure, vedi
Sto bene così
Uomo, Tu davanti
Hai tante stagioni
E un lusso che a me è negato:
Tu, mille volte puoi appassire
E macerarti dentro, e morire
Ma tu,
Mille volte più una,
Tu, se lo vuoi
Tornerai a rifiorire