Verrai da me

ladro d’amore

quando l’alba

stropiccia la notte

con sbadigli d’insofferenza

 

Verrai da me

con occhi famelici

a disfare d’artigli

il mio letto

di morte e innocenza

 

lasciando rotolare i tuoi sogni

di cartapesta

su lenzuola di pietra

come fossero

gemme preziose

 

Verrai da me

nelle notti di tempesta

e altre notti verranno

scolpite di noi

sotto lampioni arrugginiti

 

dal vento e dal sale

smorzati di nebbia

E fermerai sul mio viso

intriso di pioggia

un bacio mai dato

 

prima di svanire

nel manto

di cui s’avvolge

questa sera

sgualdrina…

 

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