Ho mille rami in tempesta,

fronde appese a stanca disperazione.

Ho figlie di figlie in tormenta,

esposte.

Eppure, non posso che buttare gemme,

gemme su gemme.

Stretta e immobile in questo tronco

nutro radici di speranza,

unico, antico e ultimo nutrimento;

linfa, di madre in foglia.

Ho tutto preso e tutto dato,

ho spogliato rami per vestire il mondo

dell’unico viaggio, della sola andata.

Le mie foglie sono oltre l’orizzonte,

il muro, il recinto, la siepe;

e chissà dove sapranno guidare il vento.

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