Come puoi ignorare il peso scandaloso dei baci

sparati dalle bocche dei miei cannoni?

Sparati nelle sere mancate alla veglia,

fin nelle viscere dei ricordi marciti.

Le ossa mutavano in pietra;

l’ulivo robusto paziente vegliava.

Braccia nude, rosse di pianto,

stringevano corpi smarriti nel fango.

Urlavano i corvi nel buio più cieco

ai piedi scalzi inneggianti tempesta.

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