Sono bellissime…, limate, spazzolate e laccate…, rosso rubino, sembrano un grappolo di ciliege sorridenti, libere finalmente dalla tirannia dell’alluce valgo bilaterale. Sto parlando delle dita dei miei piedi, e quelle lustre rosse sono le unghie, sempre dei miei piedi quasi… da ballerina! Beh, lo sono diventati attraverso la chirurgia, ma glielo dovevo. Mi hanno portata ovunque, con sacrificio direi.
I miei piedi sono entrati nelle scarpe delle più note marche “confort”, ma poveretti, con l’avanzare dei miei anni, la sofferenza andava sempre più ad aumentare, dovevo fare qualcosa per loro! Sono una camminatrice, gli ho sempre imposto di andare avanti, non sentendo le loro lamentele, gratificandoli solo la sera, al rientro, con le più rilassanti creme vendute in farmacia, e loro…, non si sono mai ribellati, bastava un po’ di riposo e via, nonostante il dolore erano pronti ad una nuova partenza, sempre.
Ho subito, in tutto questo gioco, uno stop di un mese, ma poi, siamo ripartiti, e loro adesso, sembrano avere le ali…
Sono felice. Loro, le rosse sembrano sorridermi e…sono eleganti dentro i sandali dorati infradito, che non hanno mai calzato prima d’ora, e vanno veloci, mi portano ovunque.
Un dubbio si installa nella mia testa mettendo all’ombra il mio entusiasmo e il mio sorriso:
– e se li pestassero? – Così nudi, a vista…
Faccio mia una frase di chi, sicuramente di sofferenze se ne intendeva:
– passo oltre e vado avanti -.
Provare tanto amore e rispetto per le parti del proprio corpo significa aver rispetto del Mondo e della Natura tutta. E pensare che nello stesso continente vi sono non poche persone pronte a farsi amputare arti per soldi o, magari, per incassare polizze o non prestare servizi militari o scontare qualche settimana di carcere in meno. Il tuo è un vero insegnamento al rispetto di sè e degli altri…
Sei molto simpatica, riesci a rendere interessante qualunque argomento.
Ciao
Tilly
oh, finalmente uno scritto che parla di un po’ di sano egoismo e amore per sè stessi!
la nostra generazione è cresciuta a pane e modestia, continuamente stimolata al senso del dovere e allo spirito di sacrificio.
e a noi chi ci pensa?
come dico io da un po’ di anni in qua, tiriamoci su da soli che altrimenti non ci tira su nessuno….
un sorriso
anna