Come un infinito,
o forse due.
Gemme uniche,
fermano il tempo
davanti ad esse.
Sognanti, tristi,
possono sorridere.
E se accade,
è la Primavera.
Catturano l’anima
e la tengono stretta.
Mi giro un attimo,
per accorgermi che
tanto tempo è passato
ma non mi ha avvertito.
Non aveva tempo. Nemmeno lui.
Tanto,
non sarebbe servito a nulla.
Dovrei raggiungerlo,
ma non mi va.
Torno sulle due gemme.
Sui tuoi occhi,
sul tuo volto.
Torno su di te.
Non voglio altro.
Molto ermetica, ma dolcissima… non so perché ma mi fa venire in mente Bufalo Bill di De Gregori. Bravo 🙂
Grazie 🙂
(Buffalo Bill … non l’ho capito come accostamento)
Non so perché mi sia venuta in mente proprio Bufalo Bill, tra le tante possibili. Forse perché il protagonista della canzone vive il suo periodo d’oro quando ha 20 anni… poi si volta a guardarli e non li trova più… e all’improvviso ne ha 50 e la sua gloria di un tempo è svanita.
Il protagonista della poesia vuole rimanere coi pensieri ad un periodo d’oro della sua vita (guarda una fotografia di lei di tanti anni prima?) ed improvvisamente si rende conto che è passato tanto tempo.
Per entrambi c’è l’improvvisa consapevolezza che tanto tempo è passato.
Poi, si, nella poesia c’è anche altro, ma l’accostamento istintivo è stato questo. Spero non ti dispiaccia 🙂
Ma figurati! Come potrebbe dispiacermi.
Non ho alcun periodo d’oro alle mie spalle.
Però … molte cose … le hai indovinate.